Stasera ho lavorato poco, ero piena di distrazioni.
Oggi volevo fare tante cose, poi invece la giornata se n'è andata senza darmi il tempo di finire tutto.
Oggi ho fatto la spesa, ho cucinato una cena buona, ho letto, ho lavorato quel poco che ho lavorato, poi ho pulito la cucina e adesso mi sono messa a vedere un filmetto.
Stasera mi manca Venezia, per motivi che sono misteriosi anche per me.
Stasera mi mancano tante cose, ma non so come nominarle.
Quando le cose sono state seppellite meticolosamente, dalle coperte di pile, dal mascara, dalla sabbia delle estati, da scarpe consumate e scarpe nuove, da chili di carta -soprattutto da chili di carta - e da musica sempre diversa, poi non sai più come si chiamano. Ne riconosci, magari, l'odore, o il colore, riconosci quella malinconia che le avvolge di dolcezza e di amaro, ma più di amaro, ma non sai se le vuoi ritrovare davvero, e non sei capace di dar loro un nome.
Stasera mi mancano le parole, e forse è per questo che ho lavorato troppo poco.
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