venerdì 18 ottobre 2013

traccia

È una settimana difficile, per molti motivi.
Non ho tempo per fare quasi nulla a parte lavorare notte e dì, ma lunedì facendo una capatina in libreria ho trovato il libro nuovo di Antonio Pascale e ho pensato che l'Universo stava cercando di coccolarmi un po'.

Poi ho avuto poco tempo per leggere, naturalmente. Ma a un certo punto ho trovato questo:

«E pedalando sono arrivato a casa, mi sono fermato, immobile, sotto il portone a pensare: lo vedi che bel documentario verrebbe fuori? Certo, è complesso, mica posso solo intervistare le persone e sentire cosa pensano della moglie, dell'amante, dei figli, dei genitori, è necessario mettere insieme neuroscienza, psicologia cognitiva, biologia evolutiva, prima la chimica e poi i sentimenti, e mica la parola amore rende la vita migliore, no, semmai la rende possibile, migliore certo che no, anzi spesso i sentimenti sono duri, brutali, in fondo discendiamo dai rettili desideriamo conquistare il territorio, soffriamo se non ci riusciamo, ci sentiamo inadeguati, e cosa si nasconde dietro i sentimenti? Il nostro passato, i nostri dolori, le risposte giuste date al momento sbagliato, il modello, nel mio caso il modello meridionale, le contraddizioni, ecco, bisognerebbe inserire tutte queste cose in una... in una... una traccia [...].»