lunedì 5 settembre 2011

moonlight

Ogni anno, quando arriva settembre, scrivo su queste pagine che settembre è il mese più bello del mondo, che la luce di settembre è cristallo e mette a nudo le cose, ma più di tutto mette a nudo me, la mia malinconia e la mia voglia di partire per qualche posto lontano. Ogni anno settembre comincia con il compleanno di mio padre e sono anni, ormai, che gli regalo un animale in miniatura. Un gallo, un porcello, un gatto, un gorilla. Nessuno dei due si ricorda più quando è cominciata questa cosa o perché, ma ancora ci sembra divertente.
Quest'anno il compleanno di mio padre si festeggia in ritardo, perché i miei sono partiti per un viaggio, per festeggiare. Ma settembre è arrivato di nuovo ed è di nuovo meraviglioso, con la sua luce piena di verità e la sua malinconia.
Molti anni fa, così tanti che sembra un'altra vita, proprio in questo periodo presi un treno. Non avevo valigia, solo una giacca di pelle verde, una borsa con dentro uno spazzolino da denti e un pigiama, e una bottiglia di vino. Andavo in cerca dell'amore, sapevo dove trovarlo, in un viaggio che durava solo due giorni. E oltre all'amore trovai molte altre cose.
In questo settembre caldissimo mi è capitato di sognare quel viaggio, la notte stellata in una città del sud,  una corsa in macchina, una ragazzina con le palpitazioni. Il ricordo è tornato a galla così, affiorato da chissà dove e chissà come mai, dopo tanto tempo che non ci pensavo più.
Questa sera ho ricevuto tante foto della mia nipote, che adesso si solleva aggrappandosi al divano e ha tre denti sopra e due sotto. Sorride tantissimo ed è bellissima.
L'estate finisce, io ascolto Paolo Conte e fra un lavoro e l'altro giocherello con la macchina fotografica nuova. La gatta strilla per la nostalgia.
Il prossimo viaggio con le palpitazioni, lo voglio fare verso nord.

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