Ho di nuovo i capelli corti, un taglio che mi piace un sacco, e ho di nuovo milioni di compiti da fare in attesa del prossimo viaggetto studio che non è poi così lontano.
Oggi mi sono divertita a vedere le ciocche che cadevano alle mie spalle e il parrucchiere bravissimo che impugna le forbici con indice e medio (cosa che non smette mai di meravigliarmi) mentre pensavo alle prossime traduzioni da fare. E' un periodo che la testa mi frulla di continuo e le soluzioni migliori mi vengono nei momenti più buffi.
No, tradurre non è un lavoro che si fa solo sedute davanti al computer.
Solo per la cronaca, ogni tanto le cose si muovono, anche non solo nella mia testa. Fanno una bella giravolta e poi tendono a tornare ferme, ma almeno un po' di polvere si scuote via.
Ieri sera ero brilla e un po' timida e sono andata a dormire sorridendo fra me e me.
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