Prima ti incanta con i gesti, poi ti fa ridere, poi ti lascia perplesso mentre passa facendo rotolare una grossa palla, poi ti stupisce quando viene colpito da un enorme insetto e ti lascia al buio, poi ti commuove quando simula un abbraccio tenerissimo fra lui e un cappotto vuoto, in attesa di un treno che sta per partire.
Nel frattempo ti spruzza di coriandoli, ti avvolge nella garza e alla fine, come in un sogno di quando avevi sei anni, ti lascia dentro il teatro a giocare con decine di giganteschi palloni colorati.
Nessuno voleva più andare via.
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