In questa giornata di pioggia incessante, incessante inventario, polvere, mani secche, occhi lucidi davanti al computer, testa piena di codici cifre e misure, telefonate disarmanti, mamma ansiosa e fame (ho avuto fame tutto il giorno, come se le mie mandibole fossero a digiuno da una settimana, masticavo anche l'aria, oltre che le dita, le labbra e il bicchierino di plastica in cui bevo il tè), a un certo punto mi sono immaginata di essere a Roma e di assistere a l'immagine delle palline che hanno inondato Piazza di Spagna.
Mi ci vuole colore.
E un asciugacapelli per togliermi l'umido dalle ossa.
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