In questo periodo Firenze di sera è in un mistero di profumo di gelsomini nascosti in giardini dietro muri altissimi. Al di là dei muri si intravedono chiome di alberi, si intravedono luci accese e si sente questo profumo dappertutto, un misto fra erba tagliata e gelsomini.
Quando ero piccola e sentivo questo odore io pensavo alla felicità come a una cosa concreta.
Mi ricordo anche una volta che l'ho detto a voce alta a mia madre mentre stavo a letto a leggere e aspettavo, anche allora, il sonno.
Quel profumo era un preludio, l'inizio dell'estate, delle vacanze, quel profumo faceva intravedere il mare in lontananza.
Adesso quel profumo mi fa aprire il cuore in due e mi fa pensare alle ciliegie.
Non più all'estate, non più ai viaggi.
Alle ciliegie e alle pesche.
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