ritengo che per comprendere interamente una sola cosa, non importa quanto sia minuscola, occorra la comprensione di ogni altra cosa al mondo. Ecco perché a volte mi do per vinto di fronte alle cose più semplici; ecco perché non mi dispiace di passare una vita intera nel prepararmi a iniziare la mia indagine. (John Barth. L'opera galleggiante)
domenica 31 maggio 2009
addictions
Sola in questa casa non mia, leggo.
Penso, bevo litri e litri di acqua, mi stiro le gambe.
Ho appena finito un lavoro, adesso non riesco quasi a muovere un dito.
Accendo un'altra sigaretta. Vorrei avere l'energia per mettermi a studiare ancora un po'. Invece leggo, mollemente stesa fra un cuscino e un bracciolo del divano più scomodo della terra, leggo frammenti e poi abbasso il libro, anche per dieci minuti interi, mentre un po' d'aria si infila nella stanza dalla finestra socchiusa.
Lascio decantare e mischio quello che leggo a quello che penso, e poi per lunghi istanti non penso proprio a nulla e mi guardo la mano destra, che sembra persino un po' abbronzata, e il colorito fa risaltare un po' di più il cerchio d'oro dell'anello.
E' molto tardi, considerata l'ora del mio risveglio di questa mattina.
Ho parlato con una persona simpatica per quasi un'ora, anzi per un'ora e venti, confrontando delle cose e sorridendo ogni tanto. Ogni tanto mi subentrava un imbarazzo strano, più che imbarazzo una ritrosia, il classico segnale di allarme di quando mi sto aprendo troppo, e facevo subito marcia indietro.
A un certo punto abbiamo detto quasi in coro "tanto ormai non mi fido più di nessuno".
Poi ci siamo messi a ridere, al pensiero di che bella vecchiaia da brontoloni ci stavamo preparando. Ci siamo salutati dopo un'ultima sigaretta.
La mia mente è di nuovo corsa lontano a tutti gli impegni, a tutte le cose da fare a tutte le strade da percorrere. Lasciarsi andare a certi piccoli piaceri, anche quello di una chiacchierata rilassata, crea una sottile dipendenza. Istilla la possibilità di rimandare qualcosa a dopo, di potersi permettere il lusso del tempo. E io non ho tempo per le dipendenze, nemmeno quelle piccole, a meno che, come una sigaretta, non possano essere consumate fra una corsa e l'altra, fra un bus e l'altro, fra una consegna e l'altra, in non più di sette minuti.
E ormai, anche di ogni sigaretta, ne butto via almeno la metà.
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1 commento:
Maschio o Femmina? :)
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