Una specie di chiarore illuminava a tratti la strada, una strada in campagna molto stretta. Nel sogno ero sola in macchina e sapevo di dover arrivare da qualche parte urgentemente. Un luogo lontano. Sentivo l’ansia crescere mentre le luci continuavano a passare e intorno non c’era nessuna traccia di niente a parte l’asfalto e i campi.
A un tratto mi dovevo fermare.
Per la stanchezza e per la paura di non andare nella direzione giusta, mi dovevo fermare.
Scendevo dalla macchina nel buio della notte e mi accorgevo che le gambe mi tremavano e la vista mi si appannava e tutto intorno girava vorticosamente. E mi rendevo conto di essere completamente ubriaca. Ubriaca e impaurita. Eppure dovevo guidare ancora. Dovevo andare.
E così ripartivo, con la paura raddoppiata ma la sensazione di non poter sostare più, fino all’arrivo.
E ricominciava la strada e le luci, la strada e le luci.
Stamattina, da sveglia, sapevo benissimo anche quale era quella strada. Conoscevo quei luoghi.
E’ stato angosciantissimo, ma non tanto strano.
Mi ha fatto pensare che è davvero così che mi sento. Come se fossi completamente ubriaca, con i sensi amplificati, attentissima ad ogni rumore e ad ogni cosa che vedo o annuso. Eppure in una situazione rischiosa.
Con una meta, ma con chissà quali pericoli e incognite per strada.
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