lunedì 15 dicembre 2008

fuochi


Sono in mezzo a tantissimi fuochi.
Tanti, tantissimi, troppi fuochi.
E in mezzo a tutti questi fuochi che faccio? Quello che si fa in questi casi.
Brucio. In diverse maniere. Ardo, mi infiammo, mi consumo. Nei momenti migliori c'è solo brace e calore. Nei peggiori un vero e proprio incendio.

Ci sono cose che mi aiutano.
Cose come questa.

The misery of us that are born great!
We are forced to woo, because none dare woo us
And as a tyrant double with his words
And fearfully equivocates, so we
Are forc'd to express our violent passions
In riddles and in dreams, and leave the path
Of simple virtue, which was never made
To seem the thing it is not. Go go brag
You have left me heartless; mine is in your bosom:
I hope 'twill multiply love there. You do tremble:
Make not your heart so dead a piece of flesh
To fear, more than to love me.Sir be confident:
What is't distract you? This is flesh and blood, sir;
'Tis not the figure cut in alabaster
Kneels at my husband tomb...

Miseria di noi che siamo nate grandi!/Costrette a corteggiare perché nessuno osa farlo lui./E come un tiranno ricorre ad ambigue parole/E spaventosi equivoci, così noi dobbiamo/ manifestare le nostre violente passioni/per enigmi o con sogni, abbandonando il sentiero/della semplice virtù, che non è fatta/per sembrare ciò che non è. Vantatevi dunque, vantatevi/di avermi strappato il cuore; il mio è nel vostro petto,/ove spero faccia crescere l'amore. Voi tremate:/non fate del vostro cuore un pezzo di carne così morto/da ridurlo a temermi più che amarmi. Coraggio signore,/questa non è una statua scolpita nell'alabastro,/inginocchiata presso la tomba del suo sposo... [The Duchess Of Amalfi, trad. Anna Nadotti in La vergine nel giardino]

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