Quello che succede in questi giorni a casa e al lavoro prende il sopravvento sulla vita scritta qui.
I giorni sembrano tutti uguali, ma non lo sono per niente.
Sono come le vetrine di un negozio –e questo paragone, si capisce, non è casuale- fuori tutte ordinate e brillanti, dentro polvere, ombre, beghe da risolvere, punti interrogativi.
Schiele (che amo tanto e si sarà capito visto quante volte ricorrono immagini dei suoi dipinti in questo blog) mi sembra lo specchio preciso di come vanno le cose adesso: la bellezza non manca eppure è tutto terribilmente contorto, come percorso da scariche elettriche.
Nessun commento:
Posta un commento