martedì 16 ottobre 2007

Tema: la mia città (Sottotitolo: il Rinascimento è stato bello, ok ma è finito)


[Firenze, sale sull'albero la polemica sulla tramvia

Singolare protesta a Firenze: Antonio Laganà da venerdì scorso è salito su un albero per protestare contro il taglio delle piante previsto dal comune per far passare la linea 3 della contestatissima tramvia.]

Questa città si autoseppellirà presto.

Una mattina, all'inizio dello scorso settembre, avevo un appuntamento dal dentista.
Alle undici e trenta.
Pioveva a dirotto, scrosci gelidi di fine estate che non si potevano prevedere né evitare in alcun modo. Non mi andava di rischiare la vita in vespa e mi son detta: vado in autobus. E' un po' lontano ma tanto ho tutto il tempo.
Esco di casa alle dieci.
Aspetto quaranta minuti il primo autobus.
Aspetto venti minuti il secondo.
Traffico impazzito, auto ovunque, schizzi dalle pozzanghere e scarpe che si impantanano e si inzuppano.
Alle undici mi trovo all'ultimo incrocio, a venti minuti a piedi e sei in bus dalla meta.
Decido incautamente per l'autobus.
Aspetto.
Aspetto.
Aspetto.
Si creano file infinite sul marciapiede, la gente guarda sgomenta in giro per cercare cartelli che avvisino di eventuali soppressioni di corse e non ne trovano.
Quando è troppo tardi per raggiungere a piedi lo studio dentistico mi rassegno e cerco un taxi.
Non ce ne sono.
Furibonda e zuppa telefono al dentista e gli dico che arriverò una mezz'oretta in ritardo. Mi incammino sotto la pioggia maledicendo Firenze.

La scorsa settimana, di nuovo, ero senza vespa.
Appuntamento alle due in pieno centro.
Pranzo dai miei come le galline alle 12 e 30 poi alle una e un quarto esco di casa al grido di "prendo un autobus e arrivo anche dieci minuti prima per prendere il caffè".
Invece sono arrivata all'appuntamento alle due e dieci.

Firenze fa 500.000 abitanti più o meno.
milioni di turisti l'anno.
Il biglietto dell'autobus costa uneuroeventi. Ma l'autobus non c'è.

E c'è ancora qualche deficiente, esibizionista, fanatico, dogmatico, chiamatelo come vi pare che protesta per la tramvia.

Io voglio la tramvia, la metropolitana, il filobus, lo skilift, e una funicolare.
A meno che non mi diano il teletrasporto. Voglio che questa città sia vivibile anche per me, che sarò sfigata ma sono nata qui e non ci vengo in vacanza e non mi va di sorridere e dire "com'è pittoresco" come gli americani.

Alberi?
Pazienza.

3 commenti:

marina ha detto...

mi piace la biondina incazzata!

un bacione da quel di Barcellona.

cassandra ha detto...

e se la biondina perde la sua proverbiale pazienza di giobbe...
Qui arriva il freddo. Nella soleggiata Spagna come va?
un bacione anche a te

marina ha detto...

La soleggiata Spagna piange e io canto sotto la pioggia e saltello nelle pozzanghere con i miei nuovissimi e coloratissimi stivalotti di plastica.
A volte scivolo, ma come canta il buon Capossela, "solo chi cade offre la vista edificante di rialzare il capo dal fondale sottostante". Ed evidentemente fumo troppe sigarette truccate prima di sedermi davanti al computer.

Un besote rubia linda!