sabato 9 giugno 2007

sabato al lavoro

Sabato, tutti al mare.

La pioggia dell’altro giorno ha fatto cadere un albero nella mia via, ma oggi si è rasserenato. Fa caldo.
Mi arrivano voci lontane della manifestazione (dovrei dire le manifestazioni) di Roma.

Leggo.

Stamattina per portarmi avanti ho rimesso a posto tutto il negozio, perché lo sapevo che questo pomeriggio sarebbe stato così pacifico e silenzioso e segretamente lo volevo per me.
Adesso leggo, prendo appunti, penso. Penso molto.
Mangiucchio sfogliatelle al cioccolato regalatemi dal vecio. Il solito cuore tenero.
A volte sospiro. Ah, che sospiri. Così potenti che si trasformano in sbadigli e lacrime di sonno.
Il gelsomino qui di fronte è fiorito, profuma moltissimo.

Mi sono placata dalla furia omicida che mi ha divorato il fegato ieri sera e che si è rovesciata come uno scroscio sul mio povero malcapitato amico.
Sono ancora convinta del punto di vista che ho sostenuto, ma forse potevo essere un po’ meno veemente nelle argomentazioni.

Che pace, eppure che caos.



update:"che bello che bello non c'è nessuno e posso leggere..."
E fu così che entrarono 400 clienti in un'ora.


Nessun commento: