tag:blogger.com,1999:blog-26300380977356947762024-02-22T14:15:10.013+01:00la fortezzaritengo che per comprendere interamente una sola cosa, non importa quanto sia minuscola, occorra la comprensione di ogni altra cosa al mondo. Ecco perché a volte mi do per vinto di fronte alle cose più semplici; ecco perché non mi dispiace di passare una vita intera nel prepararmi a iniziare la mia indagine. (John Barth. L'opera galleggiante)cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.comBlogger260125tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-33455776164311779522016-12-06T01:18:00.000+01:002016-12-06T01:18:04.819+01:00Passion<div style="text-align: justify;">
Sentirsi dire di punto in bianco "signorina, lei ha veramente bisogno di una vacanza" e sentirlo dalle parole di un professionista non di un amico premuroso, e sapere che è vero, e sapere che domani è un altro giorno di Natale in negozio e sapere che questo significa che non sarà possibile distrarsi neanche quei dieci minuti in cui non entra nessuno e sfoglio un libro, mi lascia poche armi e poca immaginazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwd7jALvJebWgUkmHPij9wE5TvZtIBUJLkaFVh5ZbnyZQhyphenhyphenaxD09DwFSpNO3EA_B1DVjpgtl1BA9RW54EyoFl5qr5xGtzEYkbDNhLeuQJaPIgvT9iBdT0djKfMwV5Wb55cEmyt2Yuco5s/s1600/IMG_4210.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwd7jALvJebWgUkmHPij9wE5TvZtIBUJLkaFVh5ZbnyZQhyphenhyphenaxD09DwFSpNO3EA_B1DVjpgtl1BA9RW54EyoFl5qr5xGtzEYkbDNhLeuQJaPIgvT9iBdT0djKfMwV5Wb55cEmyt2Yuco5s/s320/IMG_4210.JPG" width="256" /></a>Vivo perennemente con l'elmetto in testa, in attesa di notizie e informazioni e in attesa che la giornata sia alla fine per poter finalmente accendere il mio computer alle undici e vedere un episodio di qualche serie, oppure leggere due notizie un po' più scrupolosamente - in questi giorni sarebbe il caso - del veloce colpo d'occhio dato alla pagina web fra un cliente e l'altro.</div>
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<br /></div>
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Ma oggi ero libera e mi sono dedicata a mente e corpo come meglio potevo. E poi ho camminato, tanto, che in questo periodo pare sia la sola cosa che mi fa veramente dissipare un po' di nebbia. Cammino con il mio bel cappotto e con il berretto sulle orecchie, respiro aria freddina e sputo tossine, nel frattempo ascolto musica scombinata scelta dal telefono e ogni tanto mi fermo a fare una foto.</div>
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<br /></div>
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Ogni tanto mi ricordo le mie passioni e ancora non le ho abbandonate e questo mi rende sempre, segretamente, un po' fiera.</div>
<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-46976428270028008312015-07-15T02:50:00.003+02:002015-07-15T02:50:25.401+02:00beautyLa vita è piena di cose bellissime.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5ZuYKWTubppKBeCIOTpRWz5JnO_6wBYbdRTOoxS72vnB-19ZouV3pdTID1yFLd0Rco6NMCr3u5whyaMBMHJMEJHnjnjtrH_sZEoZEqloLdk5isJcLEAOpIeaHftN6Cfl6Kgj8517ixZo/s1600/images-2.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5ZuYKWTubppKBeCIOTpRWz5JnO_6wBYbdRTOoxS72vnB-19ZouV3pdTID1yFLd0Rco6NMCr3u5whyaMBMHJMEJHnjnjtrH_sZEoZEqloLdk5isJcLEAOpIeaHftN6Cfl6Kgj8517ixZo/s320/images-2.jpeg" width="320" /></a></div>
Tipo questo quadro, nuovo sfondo del desktop,<br />
tipo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=sKiwx1XghhY">questo film</a>, rivisto tardi mentre il caldo scioglie i tasti del computer,<br />
tipo fare bene il tuo lavoro senza bisogno che qualcuno ti dica brava.<br />
<br />
Penso sia colpa mia se ora non vedo la bellezza, ma mi sto esercitando e a un certo punto ci riuscirò di nuovo.cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-19612485758213339362015-05-28T19:04:00.001+02:002015-05-28T19:04:46.344+02:00cristallo<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXaQvYRVRrjrXchqgx8UuRlNfFhdln1atZ4E7a2efTCk3UzT6xooKi8j3APxAThyqhyphenhyphenLRSWh_Sailiz2XMkMvyjGfdC_t_FgywduWl22HhvAgq6c1I5wg1Jm0eOXHEi0n4umssifkSgTg/s1600/AGOSTO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXaQvYRVRrjrXchqgx8UuRlNfFhdln1atZ4E7a2efTCk3UzT6xooKi8j3APxAThyqhyphenhyphenLRSWh_Sailiz2XMkMvyjGfdC_t_FgywduWl22HhvAgq6c1I5wg1Jm0eOXHEi0n4umssifkSgTg/s320/AGOSTO.jpg" width="320" /></a><i>«Perché ha un bene più prezioso di qualsiasi intelligenza: un cuore
onesto e fedele! È questo il tesoro naturale che
ha conservato intatto per tutta la vita. Non ha resistito agli scossoni,
si è disinteressato a tutto, è caduto in letargo, battuto e
deluso, dopo aver perduto la forza di vivere, ma no ha perduto né
l'onestà né la fedeltà. Il suo cuore non ha mai dato una
nota falsa, il fango non lo ha contaminato. Nessuna menzogna, per quanto
ben costruita, potrà mai sedurlo e nulla potrà
attirarlo su una falsa strada; anche se sarà contornato da un mare di
sozzura e di perfidia, anche se tutto il mondo sarà
avvelenato e sovvertito, Oblomov non si inchinerà mai all'idolo della
menzogna, la sua anima rimarrà sempre pura, limpida,
onesta... Un'anima cristallina, trasparente; gli uomini come lui sono
pochi, sono rari, sono perle nella folla! Il suo cuore è
incorruttibile: te ne puoi fidare sempre o ovunque. Ecco perché tu gli
sei rimasta fedele, e perché non giudicherò mai un
peso dovermi preoccupare per lui. Ho conosciuto molti uomini ricchi di
nobili qualità, ma non ho mai incontrato un cuore
più puro, più limpido, più semplice del suo; ho amato molte persone, ma
nessuna con tanto calore, con tanta costanza come
Oblomov. Una volta che hai imparato a conoscerlo, non puoi cessare di
amarlo. Non è così? Ho indovinato?».</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Ivan Gončarov - <i>Oblomov</i></div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-39100348077342800182015-02-07T01:24:00.000+01:002015-02-07T01:24:57.357+01:00DiarioNon è che non abbia avuto voglia di scrivere in questi mesi.<br />
<div>
Ne ho voglia sempre, ho sempre diecimila fogli in borsa e diecimila idee in testa.</div>
<div>
Mi è solo mancato il tempo per tirare le fila di tutto quello che ho fatto.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif6YAWSuha-xt-ezWV32HlDUuumO7r69RSnC1rWMkdrjqYZ9qfizhcAf1xEA31-adBAjGBFbgah6XJqgQ2BoknDL_UpAbOGAHmJT9c7Fz7kUBlfAOix0cRNeAsU4AB90bcJJtfzAgGdQw/s1600/Marguerite+Bunrat+Provins+++Self-Portrait+++private+collection+++France.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif6YAWSuha-xt-ezWV32HlDUuumO7r69RSnC1rWMkdrjqYZ9qfizhcAf1xEA31-adBAjGBFbgah6XJqgQ2BoknDL_UpAbOGAHmJT9c7Fz7kUBlfAOix0cRNeAsU4AB90bcJJtfzAgGdQw/s1600/Marguerite+Bunrat+Provins+++Self-Portrait+++private+collection+++France.jpg" height="230" width="400" /></a>Intanto mi dico brava, perché ho lavorato dieci mesi di fila dalle 9 alle 20 senza sosta, con in mezzo un Natale in negozio e le scadenze dei libri che dovevano uscire. E con la sveglia, ogni giorno, alle 6.30: in barba a tutti quelli (fra gli altri me stessa) che non pensavano che le levatacce quotidiane si potessero combinare con la mia insonnia.</div>
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<br /></div>
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Lo devo dire: è stato bellissimo. </div>
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Ho conosciuto autori, letto libri magnifici, compilato indici, scelto immagini per le copertine, fatto pasticci, imparato da tutti: dalla direttrice, dai grafici, dai compositori, dalle colleghe di redazione e di magazzino. Ho passato ore sugli autobus studiando la gente e leggendo senza sosta, ho bevuto decine di caffè della macchinetta e mangiato quando me lo ricordavo. Non mi sono annoiata nemmeno un momento, non mi sono pentita nemmeno un momento.</div>
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Ho ricevuto stima e affetto e la promessa di lavorare ancora.</div>
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Adesso che sono fuori dalla bolla, riprendo lentamente le forze. </div>
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Molto lentamente.</div>
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Riprendo i miei progetti che sembrano avere ancora un futuro, e mi porto a casa ogni sera un lavoro che non volevo lasciare a metà.</div>
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Come se fosse un cerchio che si chiude, è un lavoro su un bellissimo diario, il lungo diario di un famoso intellettuale.</div>
<div>
E non potevo chiedere una chiusura migliore: leggere pagine e pagine di vita di una persona interessante e capire - ancora più profondamente di quanto non lo abbia sempre percepito istintivamente - che la vita è scrittura, è narrazione, e a volte per leggersi dentro bisogna davvero fare un passo fuori da noi stessi.</div>
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<br /></div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-66113159032191828742014-05-25T15:13:00.000+02:002014-05-25T15:13:08.752+02:00Lucky<div style="text-align: justify;">
Strappato alla campagna, lo spiazzo su cui si trova l'edificio è circondato dal traffico della rotatoria. Intorno spighe, sterpi, erba alta, papaveri come macchie di colore lanciate da un pittore pazzo, piscialletto e margherite più delicati e nascosti fra il ghiaino che costeggia il marciapiede e l'asfalto su cui sfrecciano le macchine. La siepe che delimita l'edificio è piena zeppa di api che si affannano su e giù: non si notano a un primo sguardo, ma in pausa caffè, mentre cercavo un raggio di sole per scaldarmi la schiena, mi sono avvicinata e subito tirata indietro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le api sono attratte dall'odore del polline, e io da quello della carta: ogni mattina quando entro in quel magazzino e sono un po' in anticipo mi fermo un attimo a respirare: carrelli che vengono portati su e giù, scaffalature alte e mucchi di libri dappertutto, e quel profumo: di infanzia, di passeggiate in libreria con il mio babbo, ferma su uno sgabello a sfogliare qualche libro illustrato mentre lui sceglie questo o quell'autore e concorda l'arrivo di questo o quel volume con il commesso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
So che è molto più prosaico il lavoro che poi c'è dietro tutti questi libri: so che ci sono corse pazze dietro alle scadenze, mucchi di fogli da riciclare, post it da tutte le parti, arrabbiature e piccole soddisfazioni. So anche che è buffo e nella mia testa lo vivo ogni giorno: il contrasto fra tutto quell'etereo e tutta quella poesia e poi il duro lavoro che c'è dietro, fatto di tante altre cose e simile a tutti gli altri lavori. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibxisGdV8i1H8NubiU-718W_UYFypRbryah7ggCspBwGqJ_errgz7FUdtAtWA0b_sq9I2BtZeiBXF1lAYbQZuIz3kikGodqLeIxC0pcOu6-Wj9QKMoR7ZJiiSWF6MzC2m6aDNsFEZLFs8/s1600/oh-dear.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibxisGdV8i1H8NubiU-718W_UYFypRbryah7ggCspBwGqJ_errgz7FUdtAtWA0b_sq9I2BtZeiBXF1lAYbQZuIz3kikGodqLeIxC0pcOu6-Wj9QKMoR7ZJiiSWF6MzC2m6aDNsFEZLFs8/s1600/oh-dear.jpg" height="320" width="236" /></a>Ma a me sembra lo stesso un lavoro magnifico, una specie di Paese dei Balocchi, oppure, ancora meglio, il buco del Bianconiglio, dove tutto è allo stesso tempo misterioso e affascinante ma crea anche qualche piccola inquietudine. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sforzo di essere brava e di fare il mio dovere e prima o poi forse sarò capace. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per ora, ogni mattina cerco di imparare tutto in cinque minuti e di far sì che il tempo non mi sfugga dalle mani, ma ogni tanto mi fermo e mi sorprendo a chiudere gli occhi un istante e mi viene da dire "ragazzi, che fortuna".</div>
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<br /></div>
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[Dedicato a S. con tutta la gratitudine del mondo per tutta la sua pazienza e per avermi portata per mano nella tana del Bianconiglio.]</div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-85288837266417654882014-04-07T04:59:00.002+02:002014-04-08T15:48:32.495+02:00cristallo<i>"Ascolta le canzoni, diceva lui. Ascolta. Le canzoni che ho scelto io". E io, ubbidiente, ho ascoltato. "Ora le puoi mescolare come vuoi e ascoltare quando vuoi. Mescola bene, mescola ancora. Mescolati lo stomaco, poi girati e fammi vedere." E io mi giravo e mostravo. Eccomi, con tutto lo stomaco sottosopra. </i><br />
<i>Ma non so perché l'ho fatto. Io non ero mai stata ubbidiente.</i><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-8mcjqDl5ylzxHw5UOyCh5TFJL_U_7J7avolhJ6p-gD1Xj5HaOooONlr4AbD3pIfhDj1Sg8-f4ZcsKfgWt7ieZuAFB_ZyLkOMxtlPAWqtRFgv4usBM_PRwxQKkhnksYqKdzEM8B2TmEI/s1600/brancusi+-+woman+looking+in+a+mirror.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-8mcjqDl5ylzxHw5UOyCh5TFJL_U_7J7avolhJ6p-gD1Xj5HaOooONlr4AbD3pIfhDj1Sg8-f4ZcsKfgWt7ieZuAFB_ZyLkOMxtlPAWqtRFgv4usBM_PRwxQKkhnksYqKdzEM8B2TmEI/s1600/brancusi+-+woman+looking+in+a+mirror.jpg" height="320" width="243" /></a>Cammino in Via de' Bardi in mezzo all'odore di mordente dei falegnami e dei restauratori, in mezzo al freddo perché ho creduto che fosse primavera e non mi sono vestita a sufficienza, con in testa una traduzione e una preoccupazione.<br />
Lo stomaco forse l'ho rimesso a posto. Ma ci ho messo anni, e non sono più stata uguale.<br />
<br />
Non sono mai più stata uguale.<br />
<br />
<i>"Sanguini", mi diceva, "sanguini e stai sporcando tutto il tappeto. è un bel tappeto e la macchia non se ne andrà più via</i>."<br />
<br />
Raggiungo il Lungarno e scopro che sono ancora mortificata per quella macchia. Ci penso e mi vergogno. Cammino a passi pesanti guardando l'acqua grigia, la riga dei palazzi di là dal fiume, i miei stivali consumati e penso a quel tappeto. Avrei tanto voluto rimediare.<br />
Ho sempre voluto rimediare a tutto. Ma ero ferita e non mi sono uscite le parole.<br />
<br />
Però poi ci ripenso. Scommetto che non serve più.<br />
Scommetto che la macchia si è sbiadita piano piano e che adesso è scomparsa del tutto.cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-26530223006832653602014-02-24T01:17:00.000+01:002014-02-24T01:17:57.998+01:00lunedìRientro faticosamente a casa dopo aver passato il fine settimana a chiacchierare, vedere partite e festival di Sanremo, lavare piatti, rilavare piatti, cercare di sentirsi utili.<br />
Rientro in casa ed è tardi, mi accoglie il mio profumo di colonia e polvere di caffè, qualche volta di panni stesi, metto sul fuoco il bollitore, mangio un biscotto. Riapro il lavoro quasi finito, spulcio Repubblica, ascolto due o tre canzoni, e mi ripiego sulle mie virgole e i miei punti.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEirJZlpMcJc6fAfDUuSRjQOmlpkRsixuC6oO65LfQOBghWuN_lU-MCFSUH8fdQ3Tcn5NHXC5hc4ASL5jcHCDu-K4VEUIztUdGVuVUJ0so_BPTrlwKMlyg0RpTbIdmeyZfI0K1j_QeIVk/s1600/foto+2-3.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEirJZlpMcJc6fAfDUuSRjQOmlpkRsixuC6oO65LfQOBghWuN_lU-MCFSUH8fdQ3Tcn5NHXC5hc4ASL5jcHCDu-K4VEUIztUdGVuVUJ0so_BPTrlwKMlyg0RpTbIdmeyZfI0K1j_QeIVk/s1600/foto+2-3.JPG" height="320" width="320" /></a>Ieri ho incontrato al supermercato un vecchio amico che non lavora, ed è contento. Parte, poi torna, lavora tre mesi poi smette, e sembra contento. Non so se c'è o ci fa, ma mi sembra sincero. Mi chiedo come si fa, io se non faccio tre lavori insieme mi sento persa e inutile, e poi mi coglie il pianto. Mi coglie di sorpresa senza preavviso, perché ho ritrovato una fotografia o perché ho rivisto il finale di un film d'amore. Mi coglie quando sono inattiva e mi fa impazzire<br />
di rabbia, e allora inattiva non ci resto, a costo di svenire per strada, perché sono andata di corsa a lavorare senza aver fatto colazione.<br />
<br />
Quindi ecco la mia medicina, correre, fare, poi fermarmi per tirare il fiato, poi ricominciare.<br />
Pazienza per tutto quello che non c'è.<br />
Pazienza per le storie che non posso raccontare o per le lampade che devo scegliere da sola. Me lo ricordo com'era fare le cose con la voglia di condividerle, e semplicemente non lo voglio fare più. Non mi voglio ritrovare con altre foto che mi facciano imboscate o con altra musica che mi paralizzi.<br />
<br />
La fortezza rialza il ponte levatoio e chiude il portone.<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-73084944994208084292014-01-22T00:58:00.000+01:002014-01-22T00:59:47.799+01:00cristalloIl primo raggio di luce primaverile dell'anno lo raccolgo sola, in un luogo desolato, seduta su una giostrina da bambini in attesa che sia l'ora giusta per mettermi in moto.<br />
Faccio l'inventario del mio futuro mentre mi accorgo che un sole pallido e qualche uccellino ardimentoso hanno fatto capolino a metà della giornata umida.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Il primo mese di questo anno complicato è già alla fine e io non so bene che pensare.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA_PtyQ5PBN2WMOULinNubV9PghRgsA3Hthf5RrovKb8AscCJiajr3T9jkTxBNReMhLSIrb-8jiriGWmynHOJE_qKUaVbxHucKrs9qxUGcClyE_0Ar969mlkEkPV9hGiDZdYC-cpLwGz0/s1600/15ARTSWE1-popup.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA_PtyQ5PBN2WMOULinNubV9PghRgsA3Hthf5RrovKb8AscCJiajr3T9jkTxBNReMhLSIrb-8jiriGWmynHOJE_qKUaVbxHucKrs9qxUGcClyE_0Ar969mlkEkPV9hGiDZdYC-cpLwGz0/s1600/15ARTSWE1-popup.jpg" height="258" width="320" /></a>Va tutto di corsa, ho trentasei anni, faccio ancora delle cose che facevo a ventisei e tante altre invece non le faccio più ma non so se sia proprio un bene. Forse sì.<br />
Il sonno mi sfugge e i sogni sono complicati e lunghi.<br />
<br />
Per ora ho messo via questo attimo di pace solitaria, senza foto, senza musica e questa illusione di primavera in arrivo.cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-24180764747057859402013-12-24T02:22:00.000+01:002013-12-24T02:23:47.097+01:00Although It's Been Said Many Times, Many Ways...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAjd6H3tVBvXG329DyNfhda0CI0ddEQYY0GkQ04VNV3okEtr-RlaISiH4dTbeuDIvCRXsGOJXdSMczyezeoa_H3BTnWyb_-Arb-tOez8QCdqaQ5YBnEuwcOyCvcKtWaZC1bsQ3jTzmYZk/s1600/foto-31.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAjd6H3tVBvXG329DyNfhda0CI0ddEQYY0GkQ04VNV3okEtr-RlaISiH4dTbeuDIvCRXsGOJXdSMczyezeoa_H3BTnWyb_-Arb-tOez8QCdqaQ5YBnEuwcOyCvcKtWaZC1bsQ3jTzmYZk/s320/foto-31.JPG" width="240" /></a>Buone feste anche per quest'anno,<br />
fra pacchetti riccioli ghirlande e glitter, come sempre,<br />
ma anche fra progetti, preoccupazioni, sogni,<br />
gente che mi manca da morire,<br />
<br />
l'anno finisce e io mi fermo a pensare<br />
a tutti i momenti in cui mi sono dovuta fare coraggio,<br />
a tutto il bene che so di avere intorno che genera coraggio,<br />
a tutte le serate lunghe e le giornate troppo corte,<br />
e alle ore di sonno che mancano e alle risate e alla voglia di fare,<br />
e ai film d'amore guardati sul divano prima di dormire, e ai romanzi<br />
che ficco ogni sera sotto il cuscino,<br />
alle incombenze, alle scadenze rispettate<br />
e a tutto quello che ancora è in ritardo e aspetta,<br />
<br />
ai prati d'Irlanda e alle chiacchiere al bar<br />
ai bambini e alle loro chiacchierine,<br />
alle telefonate fatte e alle telefonate mancate,<br />
alle mie attese e alla pazienza,<br />
a tutte le foto riuscite e a tutte quelle da buttare,<br />
a tutta questa strada e alla lacrima che mi ingoio ogni sera,<br />
<br />
andrà bene, mi dico ogni sera, e ogni sera ci credo, e ci credo anche stasera,<br />
mentre mi auguro Buon Natale aprendomi un mini panettone e saluto metaforicamente l'anno con tutti i suoi pasticci e tutti i miei pasticci.<br />
<br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=KdUcqLDtwoA">Auguri a tutti.</a><br />
<br />
<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-82519522423380683012013-11-03T17:27:00.004+01:002013-11-03T17:27:52.667+01:00alla Barriera delle Cure<div style="text-align: justify;">
Il quartiere dove vivo, per molte cose, ancora è riconoscibile in questa descrizione, dolcissima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per virtù di quella rapida decisione, tre mesi dopo io mi trovava dalla parte opposta della città in quelli ch'erano, e sono ancora, i quartieri nuovi di Firenze, alla Barriera delle Cure, o "alle Cure" solamente, come dicono i fiorentini; dove i poderi avevano da poco iniziato a esser lambiti, manomessi, disseminati e invasi dalle costruzioni nuove. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> Addio palazzi grandi e austeri, severità e magnificenza di architetture, pura grandezza delle linee, tettoie, capitelli, cornici: un'altra vita, un'altra luce, un'aria diversa. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIhXTP1r8hnnOhBQwa5b9wxflG4ERPId5_Rf9-fIezallgTrd-uTvjPIqhyphenhyphenaliD7Ja5vddaPy0PSFUeizkAvSj37PioIPIFikck5pPOSdjQY9w4_skNS4QuXQS6DTJyFywp41ZoaHgPjY/s1600/Palazzeschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIhXTP1r8hnnOhBQwa5b9wxflG4ERPId5_Rf9-fIezallgTrd-uTvjPIqhyphenhyphenaliD7Ja5vddaPy0PSFUeizkAvSj37PioIPIFikck5pPOSdjQY9w4_skNS4QuXQS6DTJyFywp41ZoaHgPjY/s320/Palazzeschi.jpg" width="218" /></a><i> Casette candide, variopinte, rosee o azzurrine, fra orticelli e giardinetti; persiane verdi, tetti rosseggianti o di corallo, cancellate, muricciuoli, terrazzini; fronde fiori e frutti; aiole bordate di fragole o violette, olezzo di cedrina e di menta, tralci di rose espansive che si sporgono dall'uno all'altro giardino o vi tendono l'occhio curiose; crosciare di cannelle, sgocciolio di acque, sbattere e posare di annaffiatoi; gorgheggi di uccelli e fanciulle, urla e risa di bimbi e pianti e cani che si mischiano alla loro allegria; passi vellutati di gatti sopra i muri di confine, tubare di colombe alle grondaie, crocchiolar di galline, frulli d'ali; lo stillicidio del pianoforte percosso da dita esili e incerte, il legno dolce d'un violino, una palla che evade inseguita da un grido; intrecciarsi d'occhiate e di sorrisi, di saluti, di richiami e conversari intorno a queste case che sembrano talune di legno o di cartone, fatte per le bambole, che giuocano e civettano al sole e gli ridono a bocca spalancata come se facesse loro il pizzicore, e tutte le possiede; che il temporale schiaffeggia e scarduffa, e fa rannicchiare ad occhi chiusi, trepidanti e silenziose. Vita che oggi mi fa pensare a un San Francesco dipinto sopra una scatola di confetti. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Aldo Palazzeschi, <i>Stampe dell'Ottocento</i>, Firenze, Vallecchi 1957.</div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-81630871808945483912013-10-18T16:27:00.002+02:002013-10-18T16:27:44.561+02:00tracciaÈ una settimana difficile, per molti motivi.<br />
Non ho tempo per fare quasi nulla a parte lavorare notte e dì, ma lunedì facendo una capatina in libreria ho trovato il libro nuovo di Antonio Pascale e ho pensato che l'Universo stava cercando di coccolarmi un po'.<br />
<br />
Poi ho avuto poco tempo per leggere, naturalmente. Ma a un certo punto ho trovato questo:<br />
<br />
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<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-59812397146148471622013-09-27T15:27:00.001+02:002013-09-27T16:10:47.088+02:00spot<br /><br /><i>“So bene che i fiorentini dovranno subìre qualche disagio in questa settimana e mi scuso con loro”, premette il sindaco. “Non dimentichiamoci però che questo è l'evento sportivo più importante ospitato dalla città in sessant'anni e che rappresenterà per Firenze un gigantesco spot. Saremo visti in tutto il mondo e voglio ringraziare lo sforzo di tutti quei commercianti che hanno allestito vetrine, iniziative ed aperture straordinarie in occasione dei Mondiali."</i><br /><br /> Così dice Renzi oggi sulla pagina fiorentina di Repubblica.<div>
Anche noi in negozio abbiamo allestito le<br /><div>
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6U2eknct6eOvLs-r_s9t4auMZ_QAQJXPP9Dgu0D0ThyphenhyphenqEnsaBlq8l13uMqHMDDNZ4-VNeMlI12_3Wm0VL0JBT7jJLDIgnSn4oi3akRx30o4CnqmSam1d-mwuCupAFqxIJ8xGZk516Pfo/s1600/viailita-per-i-mondiali-di-ciclismo-a-firenze-L-XEIiNK.jpeg"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6U2eknct6eOvLs-r_s9t4auMZ_QAQJXPP9Dgu0D0ThyphenhyphenqEnsaBlq8l13uMqHMDDNZ4-VNeMlI12_3Wm0VL0JBT7jJLDIgnSn4oi3akRx30o4CnqmSam1d-mwuCupAFqxIJ8xGZk516Pfo/s1600/viailita-per-i-mondiali-di-ciclismo-a-firenze-L-XEIiNK.jpeg" /></a>vetrine con biciclette, caschi e ruote e sellini. Anche noi abbiamo esteso l'orario di apertura fino a dopo cena. Abbiamo fatto tutto il possibile per fare in modo che i mondiali di ciclismo apparissero attraenti o si trasformassero in un'occasione per i fiorentini di fare delle cose diverse. Ma i clienti non c'erano.<br /> Quello che Renzi non dice è che i fiorentini - o almeno quelli che hanno potuto farlo - hanno messo le macchine nei garage all'inizio della settimana e la riprenderanno lunedì prossimo. E hanno ridotto allo stretto indispensabile tutte le attività che li obbligavano a uscire.<br />Anche secondo me è bello avere delle occasioni per lasciare a casa la macchina, uscire a piedi o in bici e scoprire che la città può essere vissuta diversamente. Ma, da quello che ho capito, dopo una giornata passata a combattere per portare i figli a scuola attraverso percorsi alternativi, per andare a lavorare attraverso percorsi alternativi, per fare la spesa attraverso percorsi alternativi, e nella prospettiva di dover affrontare tutto da capo il giorno seguente, i fiorentini non si sono messi a fare le vasche per vedere i negozi aperti fino alle 23. Di sicuro non è accaduto nella via dove lavoro io, anche se era piena di vetrine con le biciclette e i manubri e anche se è considerata un "centro commerciale naturale".<br /><br />Forse questo è accaduto in centro, nel triangolo magico Duomo-Piazza Signoria-Piazza della Repubblica. Ma onestamente quella parte della città non ha poi tutto questo bisogno di essere sponsorizzata no?<br /><br />I primi tre giorni sono andati bene, i percorsi alternativi erano facili. Ma da oggi fuori dal cerchio magico del centro storico più patinato, quello che si poteva vedere erano strade deserte, negozi chiusi per due giorni, gli uffici e le scuole chiuse per due giorni, la gente a ciondolare per le vie del proprio quartiere per comprare giusto latte e pane e poi tornare a casa. Qualcuno ha approfittato per fare un bel weekend lungo al mare o da qualche parte e si è lasciato alle spalle la città e i suoi disagi. Con tanti saluti alla possibilità di vivere un evento sportivo unico in sessant'anni di storia cittadina.<br /><br />Lo spot per Firenze c'è stato, l'evento è stato bello.<br />Per quanto riguarda l'apertura della città, ho più di qualche dubbio. </div>
</div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-6068133350936311262013-09-03T13:57:00.001+02:002013-09-03T14:19:05.611+02:00colori<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Si
torna al lavoro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoRHpiB1gQqTs89Lp_zjKpCDgiE2ivG09WYYN1XPOYQtCWw12hU2MGQR50WTVFO6Wo_Q5lItD4Vow1XI22pgiT9_J8gJwDggvLSTu44Ae3Z0D4z6hnJuSBf97adiI4dPO1HSO7CapsjqA/s1600/IMG_1794.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoRHpiB1gQqTs89Lp_zjKpCDgiE2ivG09WYYN1XPOYQtCWw12hU2MGQR50WTVFO6Wo_Q5lItD4Vow1XI22pgiT9_J8gJwDggvLSTu44Ae3Z0D4z6hnJuSBf97adiI4dPO1HSO7CapsjqA/s320/IMG_1794.JPG" width="320" /></a>Con
tanta energia con tante cose negli occhi. Con i verdi dell’Irlanda, i blu e oro
dell’Elba, con l’abbronzatura che già sbiadisce, con i cieli freschi di settembre,
con tutto il passato nella tasca sinistra e tutto il futuro nella tasca destra.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Questa
estate è stata lunga, emozionante, piena di valigie fatte e disfatte in
continuazione, piena di cambi climatici e libri.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Trovato
a poco un librino dell’Einaudi di Luzzati e Conte intitolato <i>facciamo insieme
il teatro</i>, pieno di cose interessanti. Scoperto saggio sulla traduzione nel
mondo classico, finito in più riprese il romanzo di Lagioia: veramente un
piccolo gioiello. Raccolte immagini su immagini per il progetto per l’infanzia,
riletti libri della <i>mia</i> infanzia con qualche commozione, scritte lettere, spesi
soldi (sempre troppi, mannaggia alla scialacquatrice che sono) per piccoli
oggetti che allietino le giornate invernali. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Che
altro voglio? Voglio un sacco di cose, ma sabato sera a metà delle nostre
solite elucubrazioni a cena, mi sono alzata e ho abbracciato L. strettissima e
le ho detto “ma quanto sono felice ogni volta che ci sediamo a questo tavolo a
fare progetti?” E ridevo come una bimba. E avevo addosso il maglione color
ciclamino che mi metto quando sono sicura della mia faccia e i sandali con i
tacchi alti. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Queste
pareti bianche sono piene di piccoli fuochi artificiali. <o:p></o:p></div>
<!--EndFragment-->cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-37262467386945850092013-07-31T14:02:00.001+02:002013-07-31T14:02:09.168+02:00GoldDomenica scorsa l'ho passata a fare i ruzzoloni fra le onde proprio come da piccola, quando mi dovevano portare via dall'acqua per un orecchio, minacciandomi di saltare il gelato se non fossi uscita subito. <div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIxQOLbZxeekUPoLNICZhS2YZamd6cQ-KFZfDSrJcVEgBpHO04JbCoAEOr87WrqhE5K2Crck9__LQJgvmBGntu98pkpYCuSr436Abstpt2CLpWYNO4ARP0QwgZt7dbCLM0xfDrkcl3sNI/s1600/IMG_1497.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIxQOLbZxeekUPoLNICZhS2YZamd6cQ-KFZfDSrJcVEgBpHO04JbCoAEOr87WrqhE5K2Crck9__LQJgvmBGntu98pkpYCuSr436Abstpt2CLpWYNO4ARP0QwgZt7dbCLM0xfDrkcl3sNI/s320/IMG_1497.JPG" width="320" /></a></div>
<div>
Dopo aver finito di fare i ruzzoloni erano le otto di sera, il cielo dipinto d'oro, il vento ancora un po' alto, la spiaggia deserta, un castello di sabbia abbandonato destinato a sgretolarsi nella notte. Gli amici, come me, sorridenti e avvolti nell'asciugamano. </div>
<div>
Un'immagine di perfetta beatitudine che avevo scordato davvero da tempo.</div>
<div>
Abbiamo bevuto l'aperitivo tutti bagnati e salati godendoci il tramonto e chiacchierando. Siamo tornati verso casa con il buio, con le bici tutte incolonnate dietro l'unica che aveva la dinamo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nel frattempo la mia mente faceva ginnastica.</div>
<div>
I miei progetti paralleli hanno avuto una spinta nel mese di luglio. Ci sono cose belle che potrebbero <i>davvero</i> succedere. Altri castelli che sembravano completamente in aria ora sembrano poter atterrare e trovare qualche forma di fondamento. Sogni, forse, che come direbbe Saba si fanno e disfanno nella mia mente dandomi quel brivido a lungo dimenticato di poter essere speranzosa, di poter fantasticare.</div>
<div>
Soprattutto, i miei progetti paralleli mi hanno permesso di ritrovare quella gioia grande di lavorare insieme, di passare le notti a scrivere con un'amica accanto, mentre l'altra amica disegna e nel frattempo ci somministriamo gelato e vino bianco.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Quando tutti tornano a casa da discoteche e locali, noi torniamo sorridenti inventando nuove storie e ridendo come se non fosse notte fonda e non dovessimo andare a lavorare dopo poche ore. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Se anche tutto questo galoppare fosse servito solo a questo, sarebbe già sufficiente per rendermi felice.</div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-21099880599342626102013-07-15T18:48:00.001+02:002013-07-15T18:48:53.556+02:00Onda
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<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Sparsi
sul letto <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il nuotatore</i> di Cognetti e
Cerri, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">I fichi rossi di Mazar-e Sharif</i>
di Mohammadi, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Riportando tutto a casa </i>di
Lagioia, le fotocopie della traduzione da finire, sparpagliate e piene di note
di mille colori, la carta di un gelato, il telefono.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
E
me.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrO0esHygukAAlBYRg5q7vpiLthPyVl53ixpXfNI2iXPT8kXuS03Q8ntZPeaFqOgMqgdkkaQvwFizaTjt9zHMfyx23Dkv6yGBawKkd3SqwicQJ7nmyiBlW7Z3BauCs8vpqM68UYjzkaPw/s1600/IMG_1399.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrO0esHygukAAlBYRg5q7vpiLthPyVl53ixpXfNI2iXPT8kXuS03Q8ntZPeaFqOgMqgdkkaQvwFizaTjt9zHMfyx23Dkv6yGBawKkd3SqwicQJ7nmyiBlW7Z3BauCs8vpqM68UYjzkaPw/s320/IMG_1399.JPG" width="240" /></a>Finalmente
con la testa vuota e senza dover correre da nessuna parte, ragiono se mettere
un punto o un punto e virgola all’interno di una certa frase e le lettere e le
parole mi si schierano in formazioni sempre nuove, come soldatini pronti a
diverse strategie.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Ogni
volta che mi trovo davanti a una traduzione è così, ci sono strumenti da
scegliere e suoni da accordare e ogni volta questo lavorio mi riempie di gioia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Una
settimana tutta per me, che sta per finire e che è stata troppo breve, ma che
mi ha riscossa, come se tutto fosse solo sospeso e non interrotto. Un film
lasciato in pausa di cui non conosco ancora la fine. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Naturalmente
stare sola con i propri pensieri è inebriante tanto quanto destabilizzante. Ho
riletto vecchie lettere che dovrei proprio buttare se fossi un po’ più furba,
ho riascoltato certe vecchie cicatrici pungere e credo che non smetteranno mai
di pungere, ho riso e ho pianto senza troppi pudori e probabilmente mi serviva
di mollare un po’ certi freni, in solitaria, senza dover dare tante
spiegazioni. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Ho
visto le mie nipoti, una più bella dell’altra, e gli amici cari, uno più caro
dell’altro, poi sono tornata ai miei interrogativi, alla musica, alle parole
spezzate alle parole che non sono mai uscite, ma il senso di impotenza non mi
ha aggredita come al solito, forse ho finalmente ho imparato a non darmi la
colpa per tutto quello che mi è successo nella vita. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Non
costa poi molto immaginarsi al mare, con un po’ di ombra e un po’ di libri e il
rumore dell’onda che batte.<o:p></o:p></div>
<br />
<!--EndFragment-->cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-14220587359973289982013-05-15T02:13:00.000+02:002013-05-15T02:13:45.502+02:00sic.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjJ5BQglUPOGnuYahDM5a2Wdz7ArsSF0XzHplzZDts4V7lpjFpeLnWyAGadYGyhScLwxBewaYX8FHbZET63bVypEkmKMJj_pB6I8XgO_dlDYN1tXgpGGywmywcX-kWjlwJoWdg5KkACpo/s1600/IMG_1311.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjJ5BQglUPOGnuYahDM5a2Wdz7ArsSF0XzHplzZDts4V7lpjFpeLnWyAGadYGyhScLwxBewaYX8FHbZET63bVypEkmKMJj_pB6I8XgO_dlDYN1tXgpGGywmywcX-kWjlwJoWdg5KkACpo/s320/IMG_1311.JPG" width="240" /></a>(E poi c'è stata Venezia, e le notti insonni a Venezia e le camminate interminabili fra musei e conferenze, e l'acqua. E a Venezia ho lavorato, pensato, mi sono commossa e arrabbiata, ho fatto foto, attaccato quadri,<br />
ma è tutto già lontano e la bellezza che mi è rimasta negli occhi combatte di nuovo con la stanchezza. E poi c'è stata la pioggia, giorni e giorni di pioggia ininterrotta e di primavera che non arrivava mai. E le parole, e le lettere, e le lotte per svegliarsi la mattina e per addormentarsi la sera. E ora che le cose sembravano quiete, un altro lavoro da fare in cinque minuti. Come ho detto ieri in uno di quei faccia a faccia che non vorresti avere mai, "ci rivedremo qui, fra trentacinque anni, e io starò ancora così". E così sia.)cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-86626949511275175922013-03-28T00:03:00.000+01:002013-03-28T09:08:18.091+01:00registri<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqmXTGfPJaoO06XZabexQ89bBZRhQZT1uVDVp3MtsjySa14oJBi_eKhbIbA6HvKxM4ImtI38pcrY7oxDkP_7WBRUQFZ0cEIwm0rrJajGNaicVO2ZixmDm6v_iF9eCz1ilnuZ4uahXyYLQ/s1600/daily-lab-parole.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqmXTGfPJaoO06XZabexQ89bBZRhQZT1uVDVp3MtsjySa14oJBi_eKhbIbA6HvKxM4ImtI38pcrY7oxDkP_7WBRUQFZ0cEIwm0rrJajGNaicVO2ZixmDm6v_iF9eCz1ilnuZ4uahXyYLQ/s320/daily-lab-parole.jpg" width="320" /></a>Al di là da ogni considerazione politica da cui mi astengo, c'è una cosa che mi innervosisce delle vicende del Paese di questi ultimi due o tre giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Percepisco in modo abbastanza vivo una volontà a vari livelli di privare di ogni contenuto i simboli, e di azzerare annegandole in una marea di banalità e di ignoranza le sfumature, le differenze che nella logica della complessità di un Paese diventano fondamentali per distinguere la bontà o meno delle azi<span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; clear: left; color: black; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">oni di chi si adopera per cercare di rendere possibile una convivenza civica che abbia un senso e una parvenza di giustizia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto questo passa anche da un insopportabile e sempre più diffuso uso di parolacce, turpiloquio e nel migliore dei casi di uscite goliardiche di bassa lega. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Uno può pensare che sia solo un segno dei tempi, ma io credo che sia molto di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel "mandiamoli tutti affa..." di Grillo c'è il bisogno di avvicinarsi all'insofferenza dell'uomo della strada verso le tante risposte non date dalla politica, cosa che di per sé potrebbe anche avere un senso, se non fosse che quella risposta viene diretta ai peggiori istinti dell'uomo della strada. Perché non provare a fare ragionamenti più complessi, invece di sparare parolacce a caso per ricevere il boato della folla che, per definizione, è una specie di mostro senza testa pronto a dividere tutto il mondo in bianco e nero?</div>
<div style="text-align: justify;">
Dire che "Beppe ha tenuto sveglio il Presidente della Repubblica" non è una simpatica battuta, è un insulto sciocco e inutile fatto innanzitutto a una persona anziana, in secondo luogo all'istituzione che rappresenta. Non si fa così a combattere contro quello che non riteniamo giusto. Non si abbandonano le normali norme di educazione e di rispetto, usare un linguaggio triviale in situazioni che ne richiedono uno più consono può essere sia un segnale di incapacità di leggere la situazione politica, sia una precisa volontà di destituire di qualsiasi autorevolezza i luoghi e le persone che di quelle situazioni sono i protagonisti. In entrambi i casi è grave, per non parlare del fatto che squalifica chi lo fa e se chi lo fa si presenta come il nuovo che avanza, io questo nuovo che non capisce che il Presidente della Repubblica è un simbolo delle istituzioni, rappresenta un Paese e il suo modo di gestire la cosa pubblica, non lo voglio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo atteggiamento è sempre meno sporadico, invece più si dà per scontato che si possa fare, più vengono sdoganate tutte le pessime abitudini che l'uomo della strada non chiede di meglio che manifestare, finalmente libero dalle coercizioni dei codici delle regole del vivere civile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così Battiato dice che "il Parlamento è pieno di troie disposte a tutto", in qualunque contesto ormai si legge e si scrive che questo o quello "fa incazzare" che questo o quello "si è fatto un mazzo così" e non importa che siano articoli di giornale, conferenze, discorsi pubblici o inni allo stadio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Chissà quanti esempi potrei fare, ma il concetto è questo: con ogni parola lanciata così, usata a caso, ovunque capiti, all'osteria come in Parlamento come se fossero posti uguali si fa un omaggio al qualunquismo e all'ignoranza, si sgretola un pezzetto della credibilità di chi la pronuncia, e si impoverisce un po' di più questo già povero Paese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non penso che sia un bene, permettere che le persone si compiacciano dei loro istinti peggiori o più bassi, penso invece che si debba far di tutto per educarle alla consapevolezza, alla comprensione, all'amore per le istituzioni (in questo sono perfettamente d'accordo con la Boldrini) che si possono contestare e si possono cambiare, ma non svuotare di significato avvilendole e insultandole a prescindere. </div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-69857086274532719632013-03-04T02:20:00.001+01:002013-03-04T02:24:16.005+01:00Notes From UndergroundE così, ecco che è volato via febbraio.<br />
<br />
Facendo un rapido riassunto questo mese ho:<br />
- gioito della nascita di una nipote meravigliosa;<br />
- fatto un trasloco;<br />
- montato con le mie mani 12 metri quadrati di libreria;<br />
- aiutato un muratore a fissarla al muro;<br />
- svuotato le scatole del trasloco (che erano 16) e trasferito tutti i libri che c'erano dentro nella nuova libreria;<br />
- pulito tutto;<br />
- finito l'inventario in negozio;<br />
- portato a casa per una settimana di fila l'inventario per finirlo in tempo;<br />
- fatta una serata di copiatura inventario in negozio insieme al capo che è finita a mezzanotte meno un quarto;<br />
- finito due lavori per la casa editrice che dovevano essere pronti in cinque minuti;<br />
- fatto due riunioni aziendali per un nuovo lavoro;<br />
- scritti 70 dei primi 140 testi del nuovo lavoro che mi hanno assegnato dall'azienda;<br />
- fatto una cena mezzo di lavoro mezzo di piacere;<br />
- votato;<br />
- accudito i miei genitori entrambi influenzati all'unisono;<br />
- tentato, spero con qualche minimo profitto, di impedire al ragazzino a cui faccio inglese di prendere un votaccio in pagella;<br />
- portato a riparare il motorino che nel frattempo si è fermato;<br />
- portato a riparare il caricabatterie del portatile che nel frattempo si è rotto.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjh5alVc6QVOHjA4gMiu5kG7qW2-eQP5rNouPao5E5OOH7S9lFmAlo_YhqWiizybLsjOfMA8YVq60iGZQfb41YnJVPVrQBeq8AKfTwu15RDYUhdTWGmwzAq1Sey1hDo_g4ra2SJJcTW2I/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjh5alVc6QVOHjA4gMiu5kG7qW2-eQP5rNouPao5E5OOH7S9lFmAlo_YhqWiizybLsjOfMA8YVq60iGZQfb41YnJVPVrQBeq8AKfTwu15RDYUhdTWGmwzAq1Sey1hDo_g4ra2SJJcTW2I/s320/foto.JPG" width="320" /></a><br />
Questa la nuda cronaca.<br />
<br />
Per quanto riguarda i miei sentimenti mi sento di restringere la lista a queste cose:<br />
- due mini sbronze (forse non definibili tali perché ancora parlavo e ragionavo, ma per i miei canoni abbastanza significative);<br />
- due grosse arrabbiature che se ci penso ancora mi tremano le mani;<br />
- tre grossi pianti, a cui non voglio pensare; <br />
- una gioia immensa.<br />
<br />
Schematizzare non mi piace ma schematizzare in questi giorni è indispensabile perché altrimenti non riuscirei proprio a non farmi travolgere dalle cose. Le emozioni sono potenti, le ore troppo corte, le cose da dire si esauriscono in "sono di corsa, ne parliamo poi". Schematizzare non mi piace, ma forse dovrei stampare questa lista e mostrarla a chi mi sgrida perché esco poco e a chi mi dice che mi rintano nei miei spazi.<br />
Dio li benedica, i miei spazi, il famoso uovo intatto della Byatt, tutto quel lavorio dentro di me che è prezioso e che non voglio né sperperare né perdere.<br />
<br />
La mia inclinazione alla solitudine è importante quanto il piacere che provo nel vedere o nel sentire i miei amici nei momenti in cui decido serenamente che ho voglia di farlo.<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-54716686384344676372013-01-27T02:29:00.001+01:002013-01-27T02:29:38.485+01:00minestrone<div style="text-align: justify;">
Sono le una e cinquantatré e i miei vicini cucinano il minestrone. Seguono la miglior ricetta della nonna, "facciamolo bollire tutta la notte e chissà domani come sarà buono". Ma nel frattempo il palazzo intero odora di soffritto e verdure bollite e non mi dà alcuna consolazione giustificare i cuochi con il pensiero che fuori ci sono meno tre gradi e che tutti hanno diritto a un piatto caldo, specialmente di domenica.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Rjr_32MVVHSiBq7furg3Pz-zLBcmVsdn_QA8pIZMdP97Yy36qethiy3rtOJ9DXHfi4vkjRNZI_7BNuX-PTk23FFZYis0f12DhXux0-NQjg6_3-SBGaxl6iKw-ppvyFyu96LNo1tBM3g/s1600/donghi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Rjr_32MVVHSiBq7furg3Pz-zLBcmVsdn_QA8pIZMdP97Yy36qethiy3rtOJ9DXHfi4vkjRNZI_7BNuX-PTk23FFZYis0f12DhXux0-NQjg6_3-SBGaxl6iKw-ppvyFyu96LNo1tBM3g/s320/donghi.jpg" width="244" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poche cose mi danno consolazione, per la verità. Mi restano all'appello i viaggi virtuali nei luoghi esotici che vorrei visitare a marzo e certe fantasticherie su Paesi assolati, lontani da tutto questo grigio e da tutto questo buio. A gennaio mi ripeto ogni anno che la luce sta tornando, ma è più un pensiero veloce che mi sfiora nell'attesa che arrivi la primavera, che una vera e propria constatazione. Qui è tutto buio, la spalla mi si è bloccata di nuovo e per bene, e ieri nel bel mezzo dell'inventario ha battuto il terremoto e tutti i vasini e i ninnoli e le candele che stavo contando si sono messi a camminare da soli lasciandomi, naturalmente, terrorizzata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Little earthquakes, si direbbe, ma siamo sicuri che siano poi così piccoli, questi terremoti, questi scossoni emotivi conditi da lacrime che non scendono e persone che non colgono e vita che corre veloce e libri che non entrano più nella libreria, eccetera eccetera? </div>
<div style="text-align: justify;">
Io non sono sicura.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se sono sicura che i terremoti li so superare, spezzandomi dentro ogni volta un po' di più ma sempre bella integra e pettinata fuori. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è un'altra delle piccole cose che mi danno consolazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Che importa, sul serio, a chi devo spiegarlo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi tengo le tovaglie colorate, i fiori sul tavolo, una bella cena, un paio di bei dischi, un filmetto o due, un pensiero che vola a qualcosa che non c'è, un libro con delle belle illustrazioni, e faccio di queste cose la mia ancora di salvezza, come sempre, perché ha sempre funzionato senza che nessuno - o quasi - capisse davvero quanto contassero e che parte avessero in tutto questo gioco.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' sabato notte, ascolto <i>Stereonotte</i>, preparo la tisana, non fermo nessun orologio, mi rifiuto di trasformarmi in un personaggio di Dickens: sono come sono, sono questo, qualcuno prima o poi lo vedrà. O forse no, ma che importa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non devo nessuna spiegazione. </div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-19386348889257074392012-12-26T00:56:00.001+01:002012-12-26T01:04:46.773+01:00Happy New Year<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiObqXLuc8EZbG4W5JsBahJDyeSNUKTaKpAcRV6cM16ZOeKgkWa9MM42tRPHAXOQejRCcnWVXPFJN-x6mCAcdUJsPkqiQgsBT7wMIglTbmIux40tjNtVL33y3tJw8hNcG_X_P3cnNRaaZk/s1600/IMG_1071.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiObqXLuc8EZbG4W5JsBahJDyeSNUKTaKpAcRV6cM16ZOeKgkWa9MM42tRPHAXOQejRCcnWVXPFJN-x6mCAcdUJsPkqiQgsBT7wMIglTbmIux40tjNtVL33y3tJw8hNcG_X_P3cnNRaaZk/s320/IMG_1071.JPG" width="320" /></a>Così ecco che è passato anche questo Natale: regali, cene, abbracci, bambini da tutte le parti, clienti da tutte le parti, composizioni, bruciature da colla a caldo, stanchezza, piumone. </div>
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Libri. Tanti.</div>
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Ho ricevuto un kindle e un bellissimo catalogo di foto inedite dei Beatles e poi il numero del Lapham's Quarterly sull'eros e le foto della Roma della <i>Dolce Vita</i>. E poi non ci sbagliamo: anche la borsa dell'acqua calda elettrica, e le calze di lana. Perché non sono così cool: ho sempre freddo e non scrivo lettere (né blog) da un secolo e sabato scorso mi sono quasi ammazzata cadendo dalle scale perché mi si è impigliato un tacco nel gradino sbocconcellato. Un parrucchiere in vena di scherzi ha deciso che per la sera della festa mi doveva fare i riccioli e, siccome ero troppo debole per oppormi, per due giorni sono andata in giro con l'aspetto di un cherubino di Botticelli. Poi, quando mi ero abituata ai capelli un po' mossi, il nebbione è calato sulla città, sui miei capelli e sui miei polmoni, facendomi tornare liscia e consegnandomi uno dei raffreddori più antipatici che mi ricordi.</div>
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A parte tutto questo è stato un Natale bello, caldo, affettuoso. </div>
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Come avrei fatto a superare tutta questa tristezza, questi amici che sono lontani o che non ci sono e basta, e tutta questa nebbia, senza il calore di tutti quelli che mi hanno abbracciata due volte al giorno, proprio non lo so. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie a tutti.</div>
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Buon 2013.</div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-70764123052156898302012-10-29T15:25:00.000+01:002012-10-29T15:25:41.742+01:00RossoFa freddino e io un po' lo aspettavo.<br />
<br />
Oggi è il mio giorno libero e lo divido equamente fra lavoro e pulizie, lavatrici e dizionari, ricette rocambolesche con ingredienti sconosciuti e libri da sfogliare. E, naturalmente, tè caldo e scialle di lana.<br />
Ho spedito il regalo di compleanno alla mia nipotina, che compie due anni. E ho quasi finito la playlist per l'altr* nipotin* che ancora non si sa se è un bambino o una bambina e ancora non si sa come si chiamerà, ma siamo già a un punto in cui "sente tutto" e quindi sarà bene che ascolti un po' di bella musica, insieme al suo babbo e alla sua mamma.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDsSYdMI_LwJT2wvfG2ebSN0YD4Ko356S3IfxnzxNCQWASW5ldDRkZG7rdWVdPmgn2GKCpdttk3ytqSjW153ujG3_hI3VGTLSA_MbBKNwvXduaYYRYh3dPgSne2xllD6kD2PVh-QdCcTk/s1600/IMG_0990.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDsSYdMI_LwJT2wvfG2ebSN0YD4Ko356S3IfxnzxNCQWASW5ldDRkZG7rdWVdPmgn2GKCpdttk3ytqSjW153ujG3_hI3VGTLSA_MbBKNwvXduaYYRYh3dPgSne2xllD6kD2PVh-QdCcTk/s320/IMG_0990.JPG" width="243" /></a></div>
L'autunno è la mia stagione preferita, i colori sono sfavillanti e la luce è delicata, e li sfiora appena. Si scoprono immagini inaspettate e bellissime, come l'albero rosso sul tetto vicino al lavoro. L'ho fotografato, ma non rende l'idea di quanto mi sono emozionata quando l'ho visto.<br />
<br />
Questo autunno che inizia tardi lo voglio dedicare alle emozioni inaspettate, alle foto mal riuscite, alle (famose) parole non dette e a quelle dette con incoscienza, e a tutti i pensieri luminosi che riesco a mettere insieme.<br />
<br />
E poi penserò a un viaggio.<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-24695919724448503332012-10-10T02:35:00.000+02:002012-10-10T02:35:01.385+02:00weirdTraduco.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8oe8_aSblBP8HEEMb7K_aK2UqTLcrKaoK-OsPTFB7vTViZXe-T6BaIv9_T-sV1RiE981kW3MefS88BrcRor-qD6380b3tdbZSZpAhyphenhyphenM9nKdoWnGWL7QfOB3K0j_5wuPp7z_rZBSAURa0/s1600/man_ray_anatomies.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8oe8_aSblBP8HEEMb7K_aK2UqTLcrKaoK-OsPTFB7vTViZXe-T6BaIv9_T-sV1RiE981kW3MefS88BrcRor-qD6380b3tdbZSZpAhyphenhyphenM9nKdoWnGWL7QfOB3K0j_5wuPp7z_rZBSAURa0/s320/man_ray_anatomies.jpg" width="238" /></a>Ci avevo sperato tanto e finalmente la ruota ha girato e, come sempre quando ci spero tanto, arrivano dieci cose insieme. Naturalmente preferisco così.<br />
La traduzione è interessante, le notti si riducono, aumenta il consumo di verdure, inizio a fare minestre e devo fatalmente dire addio alle mangiate di pesche pomeridiane.<br />
Pazienza.<br />
Passeremo alla zucca.<br />
<br />
Nello splendore delle pause pranzo di questo Ottobre appiccicoso, mentre corro instancabilmente da un impegno all'altro, mi scopro felice per cose che rendono felice solo me, che gli altri non capirebbero, e mi chiedo se sono io a essere strana.<br />
<br />
Ma c'è poco tempo.<br />
Nel frattempo la luna si muove, io mi muovo, e mi manca di nuovo il respiro.<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-68414445171935388732012-09-27T01:46:00.000+02:002012-09-27T01:50:19.890+02:00howlUn grido.<br />
<div style="text-align: justify;">
La notte è insolitamente calda e la luna a breve sarà piena. Tutte le finestre sono aperte e di colpo si sente un grido, forte. Una donna urla forte nell'appartamento del piano di sopra, poi si sente qualcuno che corre per le scale e il portone che sbatte. Tutto il palazzo è affacciato alle finestre, molti sono in pigiama, e due poliziotti sono usciti dalla caserma. Guardano verso l'alto. La donna si aggrappa alla maglia di uno dei due e dice "non ho fatto niente". Un uomo, anche lui affacciato, dice "è vero non è successo nulla. Se volete potete salire." ma i poliziotti, invece, fanno scendere lui. Uno dei due accompagna la donna dentro la caserma mentre l'altro aspetta l'uomo sul portone. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo atto avviene dentro la caserma, lontano dagli occhi indiscreti dei vicini, anche se non dalle orecchie. Si continua a sentire piangere, si continuano a sentire frammenti di parole di conforto e di discolpa, smorzate dall'aria umida.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non mi era mai capitato, in questo quartiere sonnacchioso popolato da anziani e badanti, di assistere a una vicenda simile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Naturalmente non si è trattato di cosa grave, la strada adesso è di nuovo in silenzio e le persiane sono di nuovo tutte chiuse. Ma mi capita di chiedermi quante grida strozzate ci siano dietro tutte queste finestre, quanta stanchezza, quanta tristezza, quanti dispiaceri.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVCVTDRW-TmAkUm-kl832M5uh8zyxCOMML0aHnDjVGmSrdI843e2kwr24Dglz8yCJpkRIciWTR-3kQqOUC4zsd6BN5bXmW-z8ud78JlgoHARYPUbYuHQkLtX6fbaWXGaJnPSbhNTPw4o/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVCVTDRW-TmAkUm-kl832M5uh8zyxCOMML0aHnDjVGmSrdI843e2kwr24Dglz8yCJpkRIciWTR-3kQqOUC4zsd6BN5bXmW-z8ud78JlgoHARYPUbYuHQkLtX6fbaWXGaJnPSbhNTPw4o/s1600/images.jpeg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche io a volte vorrei mettermi alla finestra e urlare, senza che nessuno mi venga a consolare, senza che nessuno mi fermi. Prendermi la soddisfazione, una buona volta, di tirar fuori dai polmoni tutta questa aria, tutta questa incompiutezza, tutte queste telefonate-messaggi-mail, tutte queste uscite la sera dopo giornate infinite, tutta la stanchezza, tutte le tazze di tè.</div>
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<br /></div>
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Ma io non lo faccio mai. Anzi, sono proprio famosa per essere una che non lo fa mai.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che faccio è mettermi alla finestra, farmi sfiorare dall'aria della notte e guardare in su questa luna, incompiuta, anche lei. </div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-7878852811341845232012-09-12T03:30:00.001+02:002012-09-12T03:30:20.458+02:00cristallo<div style="text-align: justify;">
Hanno annunciato l'arrivo della pioggia per domani.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF_ZbgZQNQruUX6cxomVVXWelPrDq2kmuVOBB8F42N8oCkAbNNNzYBnWqKvvlLcRWftKrZvMZqE060ZtgCv2XIok5atLTmdwkkocoReZUQCBN8n9vUAjdaFuBIhmMZiqh9g17hI6K4LVw/s1600/woman2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF_ZbgZQNQruUX6cxomVVXWelPrDq2kmuVOBB8F42N8oCkAbNNNzYBnWqKvvlLcRWftKrZvMZqE060ZtgCv2XIok5atLTmdwkkocoReZUQCBN8n9vUAjdaFuBIhmMZiqh9g17hI6K4LVw/s320/woman2.jpg" width="320" /></a>Guardo fuori dalla finestra e vedo solo lampioni fiochi e sento solo il bisbigliare come di zanzare delle macchine in lontananza.</div>
<div style="text-align: justify;">
La città dorme, più o meno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io ritrovo il piacere di leggere a notte fonda: in un periodo tristemente un po' vuoto del lavoro di traduzione mi sfogo con <a href="http://www.sellerio.it/it/catalogo/Detective-Selvaggi/Bola/1245">autori di cui non so quasi nulla</a>, (consigliati da lalù in riva al mare) in attesa che mi arrivi un pacchetto dalla minimum fax contenente <a href="http://www.minimumfax.com/ufficiostampa/scheda_libro/568">questo</a> (e proprio non vedo l'ora).</div>
<div style="text-align: justify;">
Il lavoro più difficile da fare, in questi giorni, è quello di non abbandonarsi alla tristezza, che tende agguati da ogni parte, che è insidiosa come l'acqua che si infiltra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sento un po' in dovere di essere felice, mi sento di dover essere saggia, ragionevole, mi sento di non avere nessun diritto a indulgere alla malinconia, perché il mondo è già abbastanza infelice così com'è per accogliere anche la malinconia di una che sta bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però -tocca confessarlo- mi sento anche un po' abbandonata. Da qualcuno che pensavo vicino, dai riflessi azzurri dell'isola, dall'abbronzatura che (come sempre in questo periodo di mezzo fra estate e autunno) è proprio diventata un disastro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlK6BKskjovGDxUzdOq7_W2bdoQMpTJ8PKQ52nDhAp3YhJHuP1dwC11nsRbye3Lyl1ofTta2V0fuktM9u0jWiYc20QANO8RKuWCh6B1Mhj4OTGajZX7CjCxMcOmnipB4YvGatyz9MWGZg/s1600/Annex+-+O'Toole,+Peter_NRFPT_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlK6BKskjovGDxUzdOq7_W2bdoQMpTJ8PKQ52nDhAp3YhJHuP1dwC11nsRbye3Lyl1ofTta2V0fuktM9u0jWiYc20QANO8RKuWCh6B1Mhj4OTGajZX7CjCxMcOmnipB4YvGatyz9MWGZg/s320/Annex+-+O'Toole,+Peter_NRFPT_01.jpg" width="229" /></a>Lo confesso silenziosamente dall'interno di questa notte, una notte senza sonno da affrontare con il telefono in mano a decidere se mandare un messaggio o no (non penso che lo farò, ma che voglia), con tante parole che mi risuonano dentro fra cui la lettura di un brano della Montessori sentita oggi su Radio3 (che meraviglia), il consiglio di chi dice "meglio di così non puoi diventare, nel bene e nel male" e mia madre che mi dice "dai fammi una domanda di cinema al giorno, ma difficile, così prevengo l'alzheimer!" e lo dice ridendo, e snocciolando a memoria su due piedi tutta la filmografia di Peter O'Toole. Non credo che l'alzheimer sarà un suo problema.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Quanto potere do alle parole, ogni giorno, quanto influenzano ogni istante della mia vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ragionare con la pancia, questo dovrei fare, non pensare alle parole che non ho detto o che non dirò, non pensare alle parole che mi hanno detto senza dare alcun peso alle parole, non pensare che sarà sempre tutto così, sospeso in questo brusio continuo, fatto di quotidiano e di straordinario, o di straordinario quotidiano. A proposito di giochi di parole.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sospendo temporaneamente il giudizio su questa mia inclinazione che temo di non poter più correggere.</div>
È<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> </span>raro che invecchiando si correggano gli errori. Casomai si notano di più, ma di solito non c'è più nulla da farci.<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Invece, a proposito di parole gentili, leggo (colpevolmente) solo adesso che il mio blog è stato segnalato da <a href="http://todrownarose.blogs.com/">rose</a>. Grazie, e grazie anche per tutto il resto del tuo blog, che è sempre pieno di cose belle e interessanti.]</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br />
<br /></div>
cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2630038097735694776.post-66465394956163038742012-08-15T00:07:00.002+02:002012-08-15T00:07:31.925+02:00Notte di FerragostoL'isola vive, ci batte il sole a picco, l'acqua ha il colore del vetro di una bottiglia.<br />
I gattini si rotolano uno sull'altro mentre ceniamo e le barche dondolano la loro danza notturna.<br />
La pelle cerca ossigeno dopo l'arsura della giornata, il naso pizzica, un ramo di buganville, scura nella notte stellata, taglia il cielo.<br />
Si sentono voci giù in strada, e dialetti, si beve acqua a più non posso, si cerca di dormire nonostante le grida dei bambini che ballano in piazza.<br />
<br />cassandrahttp://www.blogger.com/profile/02980833132429573170noreply@blogger.com0