martedì 3 settembre 2013

colori


Si torna al lavoro.

Con tanta energia con tante cose negli occhi. Con i verdi dell’Irlanda, i blu e oro dell’Elba, con l’abbronzatura che già sbiadisce, con i cieli freschi di settembre, con tutto il passato nella tasca sinistra e tutto il futuro nella tasca destra.

Questa estate è stata lunga, emozionante, piena di valigie fatte e disfatte in continuazione, piena di cambi climatici e libri.

Trovato a poco un librino dell’Einaudi di Luzzati e Conte intitolato facciamo insieme il teatro, pieno di cose interessanti. Scoperto saggio sulla traduzione nel mondo classico, finito in più riprese il romanzo di Lagioia: veramente un piccolo gioiello. Raccolte immagini su immagini per il progetto per l’infanzia, riletti libri della mia infanzia con qualche commozione, scritte lettere, spesi soldi (sempre troppi, mannaggia alla scialacquatrice che sono) per piccoli oggetti che allietino le giornate invernali.

Che altro voglio? Voglio un sacco di cose, ma sabato sera a metà delle nostre solite elucubrazioni a cena, mi sono alzata e ho abbracciato L. strettissima e le ho detto “ma quanto sono felice ogni volta che ci sediamo a questo tavolo a fare progetti?” E ridevo come una bimba. E avevo addosso il maglione color ciclamino che mi metto quando sono sicura della mia faccia e i sandali con i tacchi alti.
Queste pareti bianche sono piene di piccoli fuochi artificiali. 

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