Fa freddino e io un po' lo aspettavo.
Oggi è il mio giorno libero e lo divido equamente fra lavoro e pulizie, lavatrici e dizionari, ricette rocambolesche con ingredienti sconosciuti e libri da sfogliare. E, naturalmente, tè caldo e scialle di lana.
Ho spedito il regalo di compleanno alla mia nipotina, che compie due anni. E ho quasi finito la playlist per l'altr* nipotin* che ancora non si sa se è un bambino o una bambina e ancora non si sa come si chiamerà, ma siamo già a un punto in cui "sente tutto" e quindi sarà bene che ascolti un po' di bella musica, insieme al suo babbo e alla sua mamma.
L'autunno è la mia stagione preferita, i colori sono sfavillanti e la luce è delicata, e li sfiora appena. Si scoprono immagini inaspettate e bellissime, come l'albero rosso sul tetto vicino al lavoro. L'ho fotografato, ma non rende l'idea di quanto mi sono emozionata quando l'ho visto.
Questo autunno che inizia tardi lo voglio dedicare alle emozioni inaspettate, alle foto mal riuscite, alle (famose) parole non dette e a quelle dette con incoscienza, e a tutti i pensieri luminosi che riesco a mettere insieme.
E poi penserò a un viaggio.
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