Son giorni di cambiamento, il 2009 si avvicina al galoppo, nel magico mondo delle candele c'è già un albero di un metro e ottanta montato, con le lucine e gli addobbi nuovi, io ho superato lo scritto del master e quindi comincio fra poco, (diventerò sponsor ufficiale di trenitalia) l'amico di sempre ha trovato un lavoro all'estero in dieci giorni e se ne sta andando, l'amica a cui ho fatto visita ieri cominciava oggi il suo nuovo lavoro con contratto a tempo indeterminato, si sente profumo di cose che cambiano, oltre che di bagnato e di foglie secche.
E Roma, Roma è incantevole, mi resta sempre la voglia di starci a lungo, senza dover correre dietro agli orari per riprendere il treno e pensare, mentre stramazzo sul sedile, appena scaricate le borse, che bello sarebbe stato avere ancora una sera...
Se i miei piani funzionano il prossimo anno forse questo accadrà.
Per ora mi limito a pensare che vorrei essere un po' meno stanca e conoscere meglio certi autori, quindi leggo, leggo, leggo.
Riprendo volumi abbandonati da tempo e riscopro la bellezza di certe parole lasciate a metà.
E quando la solitudine mi aggredisce, e quando le domande sono difficili, mi siedo, accendo una sigaretta e penso che posso riuscire a far funzionare tutto, posso anche trovare il coraggio, se voglio, di rimettere a posto la mia camera, ridotta a un informe accumulo di vestiti appallottolati negli angoli, borse disfatte, sacchetti e carta da riciclare, basta non farsi prendere dal panico.
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