Quello che la serata offre sono gocce di pioggia pesanti come martelli mentre attraverso la città in motorino col freddo fin dentro le ossa e la spalla che torna a far male.Quello che la serata offre è un bivio fra sprofondare sotto le coperte e vedere un vecchio stupido film o continuare a studiare almeno un’ora, un’ora sola, che è sempre meglio di niente. Un’ora, dieci righe forse, se scrivo piccolo potrebbero trasformarsi in qualcosa di utile, ma potrebbero anche prendere quella china di quando sono stanca e scrivo senza punteggiatura e mi scordo di mettere le maiuscole ai titoli dei libri. Quelle distrazioni che fanno arrabbiare il mio professore più del ritardo di una consegna o della mia titubanza a dire quello che penso quando lo penso, che lui temo scambi per una specie di civetteria.
E rideva e io ero contenta, mi sembrava naturale che si fosse aggiunta al numero dei viaggiatori.
2 commenti:
Bel blog, molto ben fatto
grazie grazie
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