martedì 3 aprile 2007

martedì sera, mercoledì mattina

finalmente.

mi sono arrabbiata, ho pianto, ho avuto paura, ho passato le notti in bianco, ho lavorato con i tappi alle orecchie quando c'erano i muratori e poi in negozio, fra una vecchietta e l'altra (e siamo a Pasqua, le signore del centrotavola in questo periodo non perdonano) oggi, colmo della sfortuna, mentre stavo sul balcone a scrivere le correzioni su un mucchietto di fogli gialli mi sono distratta dal mucchio di fogli bianchi -che sarebbero poi quelli già pronti, non da rivedere- e un colpo di vento li ha fatti volare via. Ho passato dieci minuti nel panico a ricercare tutto, mezza arrampicata alla ringhiera e graffiandomi le dita per arrivare alla tettoia sottostante. Al controllo mancavano due pagine. Mi dico che poteva andare peggio nonostante mi senta un po' lo scemo del villaggio.

Adesso è tutto pronto e stampato. Stasera dopo cena ultima revisione a mente fredda e poi, domattina, per la prima volta da tre mesi (forse di più) riuscirò ad andare dal mio professore con un po' di materiale da fargli leggere.

Annuncio al mondo che stasera, dopo l'ultima stampata, passerò ore sparapanzata sul letto a laccarmi di rosso le unghie dei piedi e a leggere orgoglio e pregiudizio. E nessuna attività al mondo -quasi nessuna, via- mi sembra più allettante in questo momento.

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