giovedì 26 novembre 2009

bilanci


Ci sono certi momenti della vita in cui tiri delle somme e le somme si ripercuotono sempre sulle persone oltre che su te stessa.
Ci sono persone che si meritano solo un vaffa, e persone che si meritano solo un addio, e persone che semplicemente vorresti sapere adesso che stanno facendo e perché è così tanto tempo che non le senti.
E persone a cui sai che non hai bisogno di spiegare nulla. Sono quelle persone che non vedono la mia faccia piena di cicatrici, non vedono la rassegnazione nascosta dietro una borsa carina, ma vedono la mia passione, la mia rabbia e anche il mio dolore, e continuano a dirmi che sono bella e che sono in gamba. Quelle persone sono come pietre preziose in mezzo al carbone.

Che poi si fa per dire somme.
Somme, moltiplicazioni e radici quadrate, ci sono momenti in cui tutto quanto ha la consistenza di un bilancio.
Ci sono sere in cui pensi a quanto sei ricco, anche se sei povero, oppure a quanto sei povero anche se sei ricco, e giuro che non è il solito stupido giochino di parole o sfoggio di retorica.
Ci sono sere in cui ti senti forte, come stasera, e sere in cui il mondo è sbriciolato davanti ai tuoi occhi, e sere in cui l'ultima sigaretta la fumi sul balcone, al freddo da sola, pensando a tutto quello che hai bruciato in un falò gigantesco in dodici mesi.
Dodici mesi precisi, e tutto sembra dover ripartire, di nuovo, da zero.
Ci sono sere in cui ti commuovi al pensiero che ti potrai stendere sotto le coperte, scrocchiarti le caviglie e leggere un romanzo per piacere e non perché devi.
Io stasera vado a dormire, e sono le ventitre e quarantasette, (praticamente con le galline per i miei standard) e per la prima volta da un anno a questa parte vado a dormire senza senso di colpa.

Altro che bilanci.

3 commenti:

massimo ha detto...

A cosa servono i bilanci? A raddrizzare il tiro? A capire dove hai sbagliato e dove no? A dare un peso alle partite che hai perso o a quelle che hai vinto? Io non so a cosa servano.
L'unica cosa che so essere sicura è che tu in questo momento sei ferma.
Perchè fare bilanci vuol dire fermarsi,il bilancio non accetta il movimento, il bilancio è statico. La vita invece non si ferma mai, davanti a nulla.
Quasi fossero contrapposti...bilancio e vita. Se c'è l'uno non ci può essere l'altra.

cassandra ha detto...

guarda, in generale ti poso anche dare ragione sul fatto che ci sia una piccola stasi nel far bilanci, ma non è il caso di generalizzare.
Se c'è una cosa che non ho fatto mai quest'anno è fermarmi.
Le variabili sono tantissime.
A volte uno si ferma a pensare un secondo prima del tuffo.
E' tutto fuori che essere fermi, quel momento lì.

massimo ha detto...

Sicura che un secondo prima del tuffo tu faccia bilanci? Non è che sei proiettata già nel futuro, immaginando i movimenti che di lì a pochi secondi farai, quanto slancio ti darai, come stenderai le gambe, come sarà una volta arrivati in acqua?
Per me hai ragione, è tutto fuorchè essere fermi quel momento lì... ma perchè non stai facendo bilanci.
Ovvio che generalizzo, non conosco Cassandra e questo non lo dimentico mai.