ritengo che per comprendere interamente una sola cosa, non importa quanto sia minuscola, occorra la comprensione di ogni altra cosa al mondo. Ecco perché a volte mi do per vinto di fronte alle cose più semplici; ecco perché non mi dispiace di passare una vita intera nel prepararmi a iniziare la mia indagine. (John Barth. L'opera galleggiante)
venerdì 9 ottobre 2009
ottobre fin qui (elenco, perché non sono capace di far di meglio)
Cadono le foglie, non accenna a diminuire il caldo, nemmeno oggi che piove.
Leggo, per motivi complicati, stralci di Gramsci e Calvino e Pasolini e altri e mi amareggio pensando al panorama culturale del mio paese oggi.
Ascolto i Notwist e altre cose analoghe. Non so perché, va chiesto alla scelta casuale dell'I-pod.
Leggo compulsivamente le pagine dei giornali. Perché? Fa parte della mia personale pazzia (una delle mie personali pazzie), ed è un misto di gusto dell'orrido e di inspiegabile speranza che qualcosa, anche una cosa piccolissima, migliori, o non mi appaia completamente delirante.
In questi giorni mi fa un po' paura tutto. Un po' di paure sono sensate, un po' sono totalmente irrazionali, come tutte le paure.
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