sabato 4 aprile 2009

roots

Ho appena finito di vedere Le notti bianche di Visconti (colpevole, non l'avevo mai visto) e con il cuore che mi batte a mille per quell'intensità e quel bianco e nero che è come una lama alla gola, mi do la crema idratante alle mani e porto via tutto quello che c'era di secco in questa giornata.
Treni sporchi, stanchezza, lavoro, e ora quel baccano in cucina, niente mi sembra un sacrificio adesso. Anzi non lo è sembrato mai, ma solo adesso me ne rendo conto.
E' la fine di una giornata intensa e dura, certo, ma fatta di gratificazioni vere, e di desideri che prendono forma.
E che buffo desiderare qualcosa così tanto e in un modo tanto solido in questo momento della mia vita, proprio in questo momento invece così caotico.
Ma ci sono, sono presente alle cose e a me stessa, con una punta d'orgoglio di cui mi vergogno, che fa capolino lo stesso, perché gli altri possono intromettersi e cercare di smontarti quanto vogliono ma quando trovi dentro di te una consapevolezza così radicata, difficilmente gli eventi riescono a estirparla.


e stamattina, (cioè diciannove ore fa, forse dovrei dire la scorsa notte) svegliarsi così.

1 commento:

un tipo ha detto...

chi potesse vedere le notti bianche soltanto come un bell film e no come la vita, come la sua vita