domenica 26 giugno 2011

partenza


E' un'estate vera, caldissimo fuori e fresco fra le mura spesse della casa.
Cammino a piedi scalzi e leggo, metto da parte questo e quello per partire, l'edera cala come una liana sul banco della cucina, le bibite sono in frigo.
Fra un caffè e un cruciverba faccio finta di essere in vacanza, perché per sette giorni, veramente, non dovrò fare niente, niente lavoro, niente impegni, niente. Solo il cinguettio degli uccellini e il rumore di piatti dagli appartamenti vicini.
Parto.
Metto in valigia un impermeabile e un ombrello, i sandali e gli scarponi, un maglione di lana e tante magliette.
Lascio il consueto e mi tuffo in quattro giorni da biondina di cinque anni fa.

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