giovedì 3 giugno 2010

compendio

Come fu come non fu,

ogni tanto la vita mi sembra di nuovo una cosa con un capo e una coda.
Non è vero.
Mi sembra ancora tutto scombinatissimo.
Ma è così che sono fatta io, fatta per vedere come sono scombinate le cose assimilarle e provare a risputarle di nuovo dritte.
Mi fa male, mi fa bene, mi fa essere quella che sono.
Quella taciturna e disillusa, quella entusiasta di nascosto.
A me piace la vita.
Mi piace assaporare gli attimi e le cose minuscole; le cose che sento mi sembrano preziose, instabili e reali.
A me piace essere crudele con me stessa e dirmi quanto ho sbagliato e quanto sono stata stupida.
A me piace dire a me stessa delle cose estremamente scomode e cattive.
E poi mi piace pensare alle cose che ho fatto bene e dirmi in un orecchio che potevano essere fatte meglio.
A me piace non pentirmi.
E anche se mi sono pentita di alcune cose che ho fatto, mi piace dire a me stessa "smettila di compiangerti, ormai è fatta".
A me piacciono il buon cibo, il sesso, i libri, il mare e le scarpe.
Mi piacciono i miei capelli il mio naso e i miei piedi, credo che mi contraddistinguano.
Mi emoziono ogni settimana quando cambio i fiori sulla tavola.
Mi sento vulnerabile e allo stesso tempo ho capito di avere dentro la forza di una leonessa, perché l'ho vista coi miei occhi in azione. E' quella che mi permette di andare avanti anche quando il dolore mi spacca in due.
So che posso passare ventiquattro ore a piangere avvolta in una coperta di pile e anche ventiquattro ore a ballare o a studiare fino a che non mi si incrociano le righe davanti agli occhi.
A me importa delle altre persone.
Cerco di non fare al prossimo quello che non voglio sia fatto a me. Non auguro mai sventure a nessuno, nemmeno a chi mi fa soffrire, e non mi sono mai piaciuti i colpi sotto la cintura, nemmeno nei litigi più accesi. Ma non significa che non sia capace di giudicare quella che per me è una cattiva azione.
Sono imperfetta, mi contraddico in continuazione, ripeto spesso gli stessi sbagli, mi graffio la faccia e mi sono spaccata più di una volta i denti nel sonno.

La scorsa settimana mi hanno detto che ho un cuore nobile, e per questo e per un sacco di altri motivi questa settimana ho pianto molto.

3 commenti:

Fainberg ha detto...

Sei viva, Cassandra, così straordinariamente in movimento. Certo tutto ciò ha i suoi risvolti negativi, i sassi non soffrono, ma neanche devono spassarsela granchè.

cassandra ha detto...

Non capisco perché il tuo commento non viene segnato dal contatore.
Fortuna che ogni tanto apro pagine a caso e l'ho visto.
Hai ragione tu, non è un granché fare il sasso. In fondo se ci penso il mio scopo, proprio in generale, è evitare di fare il sasso.
Quando ci riesco dà delle gran soddisfazioni.
E, a sproposito -o forse no-, i tuoi bulbi e il resto del giardino? se i tempi non ingannano e se gli acquazzoni non li hanno travolti ora dovresti essere circondata di colori.
:)

Fainberg ha detto...

I tulipani sono sbocciati in aprile e sfioriti in maggio. La loro bellezza è davvero effimera, la mia gioia lo è stata altrettanto. Il resto del giardino è un tripudio di colori. E di lombrichi. Guarda, il mio giardinetto è un grande maestro di vita, ogni giorno mi rivela delle sorprese, siano buone o cattive poco importa. I risvolti dell'essere vivo, appunto.
:)