la prima è che non c'era parcheggio già a cinque isolati di distanza da casa;
la seconda che non riesco a studiare.
Sono ufficialmente una vecchia rompiballe.
Come tale domani sera lascerò la casettina per recarmi alla sagra del fiore di zucca fritto, tempo permettendo.
Come tale mi do il permesso di essere triste, snervata dalle precarie condizioni economiche, stanca e desiderosa di silenzio.
Punto a favore del mio lato ancora giovanile è, invece, la sfuriata mostruosa avuta a cena dai miei con lo zio, al quale voglio un bene viscerale finché non si parla di politica e di scuola.
Credo di aver detto, a un certo punto, qualcosa di molto violento. Non mi ricordo cosa, ma mi si è materializzata sopra la testa una bolla di silenzio stupefatto, mentre il mio babbo fissava il piatto per non far vedere che gli veniva da ridere sotto il baffo ormai bianco.
Fortuna che mi avevano avvertita di non raccogliere provocazioni.
le note salienti del fine settimana, dunque, sono:
cinque ore di lavoro extra saltate fuori e non pagate;
tre pagine di sudatissima traduzione letteraria di cui sono convinta a metà;
il tecnico che ha revisionato la caldaia che ha lasciato a me e alle coinquiline un biglietto nella buca della posta, che diceva "chiamatemi! " con tanto di numero e recapito facebook;
dieci pagine di moduli da compilare per un rimborso spese;
due nubifragi sulla mia città;
due notti completamente insonni passate a leggere.
Oh, yes week end.