domenica 23 ottobre 2011

papaveri e papere

Sabato sera, lavoro pazzo tutto il giorno, mi posso anche concedere cinque minuti di scemenza e canzonette.

La scemenza eccola: l'oroscopo di D di Repubblica che dice così

Tesoro, guarda verso Est quando arriva la notte. La grande stella luminosa che vedrai nel cielo è il mio dono. Guardala e lascia che la sua luce ti scenda tra i capelli, e penetri dolcemente nella mente. Ti rinfrescherà, darà gioia, porterà la buona sorte. Non essere scoraggiante, compostamente neoclassica, titubante. Lasciati invogliare. Non farti prendere dalla spossatezza dell'anima avvezza a portare pesi.
Concediti di essere inaudita. Nulla di te davanti agli dei fa pena. Non far sorgere disillusione, sii elegante e raffinata nel lasciarti andare alla fiducia. La grande stella Giove è la tua perla di luce. 

La canzonetta eccola: un pezzo dal disco nuovo di Dente che mi sta piacendo tanto e in motorino è praticamente perfetto

questo è quasi tutto
quasi tutto quello che ho scritto
alzandomi dal letto
inciampando nei tuoi fogli da disegno
in quella notte poco complicata
in quella notte senza vestiti
in quella notte dentro casa tua.. 
e adesso lo sai.


Questo, un complimento e una cena squisita, sono le caramelle della mia serata.


giovedì 13 ottobre 2011

in volo

Appena tornata, mi sono messa a riguardare Il Padrino, non so perché, forse perché avevo voglia di rivedere Marlon Brando, coi suoi movimenti lenti e i suoi occhi sconfinati. Ho bisogno di vastità, di movimento lento e di armonia. Sarà il freddino che arriva, saranno le cose che prendono pieghe buffe fuori da queste quattro mura, saranno le notti, passate a vedere film e leggere libri, sarà che fra poco salto su un aereo, e mi sento bene.
Mi sento così bene che di colpo sono tornati fuori come un fiume in piena tutti i sentimenti che volevo restassero giù, mi sveglio con dei sogni difficilissimi attaccati agli occhi e non riesco a liberarmene per ore, durante la mattina. Mi viene da cantare forte mentre vado in motorino, mi sento come un animale, chiuso in una stanza da qualche parte, che vuole uscire finalmente allo scoperto.
Sono sentimenti che mi fanno paura.
Il mio proverbiale autocontrollo viene minacciato da un abbraccio stretto, da una sensazione di calore dimenticata da secoli, dalla luce sottile che tremola fuori da un vetro, dall'odore di certi camini che piano piano cominciano a essere accesi facendo assomigliare l'aria della notte al fumo che esce dai baracchini delle caldarroste.
Marlon Brando, quindi.
Una lampada accesa, una valigia da preparare.

sabato 1 ottobre 2011

dancing on a friday night

E così è venerdì, e sto per andare a dormire.

Non trovo neanche le parole per riassumere questa settimana. Mi verrebbe da dire che è stato il solito manicomio, se non che non è stato il solito manicomio, perché non tutto era causato dai guai sul lavoro.
Certo, quelli sono una buona parte del caos, ma stavolta c'è qualcosa in più. Ci sono i guai piacevoli, ci sono cose divertenti. Per esempio essere svegliata da un'amica che ha preparato il caffè, per esempio sentirsi tutta lunga lunga - e non è facile dalla mia altezza - e proiettata verso l'alto, e poi leggere un libro che per una volta è solo una distrazione, solo la cosa che traghetta dal buttarsi a letto dopo una doccia calda al sonno. E altre cose interessanti e curiose.
Resta il fatto che dopo aver bevuto mezzo bicchiere di vino bianco a cena, dopo aver fatto una doccia bollente di 20 minuti, e dopo aver fatto un progetto o due in una specie di dormiveglia, sono tornata in cucina per bere e ho acceso la radio. e davano questa. Non ci ho pensato poi tanto e ho ballato.
I tempi in cui ballavo da sola al buio durante la notte, mi sembravano passati da un pezzo.
Ma penso che se una serata finisce ballando da sola al buio, è comunque una serata da ricordare.
Forse una settimana da ricordare.
Che Ottobre cominci.