venerdì 29 febbraio 2008

primavera?

Dopo (quasi) il mal di denti e dopo l'influenza (a quanto pare dovuta a stanchezza visto che sono guarita con un vivin c e sedici ore filate di sonno), mi scopro stranamente carina di nuovo, una sera che vado a piedi fino al solito pub e il freddo sembra abbia ceduto a una notte scura ma mite con l'I-pod sintonizzato sulla solita canzone commovente di quando mi devo dare coraggio.
Scopro che qualche occhiata mi cade addosso, scopro che non mi dispiace e mi sciolgo i capelli, cammino e, quando sono quasi a casa nel buio della piazza alberata costellata dai ragazzi impegnati in una perenne e interminabile partita di calcio, alzo un po' il mento.
Domani, ho deciso, tiro fuori la borsa verde.

mercoledì 20 febbraio 2008

pausa con fuga

Nei rari momenti di pausa leggo lentamente pagine di Murakami. L'uccello che girava le viti del mondo. Leggo, e una pagina sì e una no mi vengono le lacrime gli occhi. Non so come andrà avanti il romanzo, ma per ora tutto quel vuoto e quell'insensatezza mi sbatacchiano da una parte all'altra come una foglia al vento. Quasi in contemporanea quelle parole nette e quasi ricamate sulla pagina bianca mi suscitano una claustrofobia tale che entro dieci minuti da quando ho chiuso il volume devo uscire di casa o dal negozio o da dovunque mi trovi.

lunedì 18 febbraio 2008

svernare

"per fortuna che mi sono portata il termos."
E' il mio unico pensiero da più di un'ora, da quando ho messo piede nel vecchio negozio, quello in cui ho cominciato a lavorare e dove devo passare tre giorni in assenza dell'altra commessa.
Un freddo così penetrante che entra in testa e pulsa, pochissima gente, questo posto piccolissimo, tappezzato di cose e silenzioso, proprio come ai vecchi tempi.
E freddo, freddo come essere all'aperto, invece che in questa minuscola scatolina.
E all'aperto, per la cronaca, ci sono -3 gradi.

*Sono tre giorni che combatto col mal di denti.
*Mi hanno rubato la posta dalla cassetta delle lettere del palazzo (come lo so è una faccenda troppo lunga).
*La corsa contro il tempo per le pagine è ricominciata ma stavolta, a differenza dell'ultima volta, non so cosa scrivere. O come scrivere quello che so. Oh, insomma, uffa.
I miei progetti, che sembravano tanto baldanzosi, si sono rannicchiati, infreddoliti anche loro, e sembrano rimpiccioliti.

Quello che dovrebbe tirarmi su il morale in questo momento sfugge, eppure il morale, incredibilmente, non è proprio basso.
Allora aspetto.
Aspetto aspetto...
Aspetto.








giovedì 14 febbraio 2008

slava's snowshow

Prima ti incanta con i gesti, poi ti fa ridere, poi ti lascia perplesso mentre passa facendo rotolare una grossa palla, poi ti stupisce quando viene colpito da un enorme insetto e ti lascia al buio, poi ti commuove quando simula un abbraccio tenerissimo fra lui e un cappotto vuoto, in attesa di un treno che sta per partire.
Nel frattempo ti spruzza di coriandoli, ti avvolge nella garza e alla fine, come in un sogno di quando avevi sei anni, ti lascia dentro il teatro a giocare con decine di giganteschi palloni colorati.

Nessuno voleva più andare via.




martedì 12 febbraio 2008

oscurantismo

(nel giro di due o tre giorni, mentre cerco di correre contro il tempo per uscire dal tunnel delle pagine da finire, mi giungono casualmente alle orecchie le seguenti notizie: la polizia che fa un blitz in un ospedale per bloccare un aborto, la CEI che se la prende con l'amplesso di Moretti in Caos Calmo (ma perché? Ne vanno in onda cinquecento al giorno in tutti i film e in tutte le salse) e il santuario di Lourdes che compie 150 anni. Inoltre varie Madonne hanno ripreso a piangere.

Il paese è smarrito e confuso.
Torniamo allora alle certezze viscerali, diamo alla gente un po' di Santi e un po' di miracoli e insomma, un po' di sane tradizioni.

Senza un po' di paura dell'aldilà come li governi, quegli anarchici degli italiani.)